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Davide, carabiniere fuori servizio, travolto e ucciso: la scoperta choc sull’autista

Pubblicato: 07/07/2025 09:14

Una tragedia della strada ha colpito duramente la comunità di Reggio Calabria, dove nella serata del 6 luglio si è consumato un incidente mortale che ha stroncato la vita di un uomo di 47 anni. Lo scontro, violento e improvviso, è avvenuto lungo la via Nazionale nel quartiere di Bocale, all’altezza di un frequentato impianto sportivo, in un orario in cui la zona era ancora animata da residenti e passanti.

A perdere la vita è stato Davide Squillace, carabiniere addetto alle scorte, molto conosciuto e stimato nel suo ambiente. Era fuori servizio e viaggiava a bordo della sua motocicletta quando, per cause ancora da accertare, si è scontrato frontalmente con una Toyota Yaris condotta da un uomo di 35 anni. L’impatto non gli ha lasciato scampo: inutili i tentativi di rianimazione da parte del personale del 118 intervenuto sul posto.

Secondo quanto emerso dai primi rilievi, ad aggravare ulteriormente il quadro è stato un dettaglio inquietante: il conducente dell’auto era alla guida con patente scaduta da oltre un anno. Non solo: gli esami tossicologici effettuati nelle ore successive hanno confermato che l’uomo era anche in stato di ebbrezza al momento dell’incidente. Una combinazione fatale di irregolarità e imprudenza che ha trasformato una serata estiva in tragedia.

Per questi motivi, il 35enne è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale e sottoposto agli arresti domiciliari. La Procura ha disposto ulteriori accertamenti, mentre la Polizia locale, giunta immediatamente sul luogo del sinistro, ha effettuato i rilievi tecnici e raccolto testimonianze per ricostruire con esattezza la dinamica. La moto e l’auto sono state poste sotto sequestro.

Il tratto di via Nazionale dove si è verificato l’incidente è particolarmente trafficato nelle ore serali, soprattutto in estate. Per consentire i soccorsi e la messa in sicurezza dell’area, la strada è stata temporaneamente chiusa, con inevitabili disagi alla circolazione. Gli inquirenti stanno analizzando anche eventuali registrazioni di telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.

La notizia della morte di Davide Squillace si è diffusa rapidamente, generando sgomento e dolore tra amici, colleghi e conoscenti. Il militare, descritto come una persona riservata ma sempre disponibile, era molto apprezzato per il suo impegno e la sua professionalità, soprattutto nel delicato compito di tutela e scorta a personalità pubbliche.

L’Arma dei Carabinieri ha espresso profondo cordoglio, ricordando il collega con un messaggio ufficiale di vicinanza alla famiglia. «Una vita spezzata mentre viveva con passione anche il suo tempo libero», si legge nella nota. Diversi esponenti delle forze dell’ordine hanno partecipato alle prime veglie di preghiera organizzate a Bocale, dove Davide viveva con la famiglia.

I funerali si terranno nei prossimi giorni, con ogni probabilità nella parrocchia di riferimento del quartiere, che si prepara a dare l’ultimo saluto a un uomo amato e rispettato. Intanto, sui social, si moltiplicano i messaggi di cordoglio, di affetto e di rabbia per una tragedia che, per molti, «poteva e doveva essere evitata».

Questa ennesima vittima della strada riapre il dibattito sulla necessità di maggiori controlli, soprattutto nei mesi estivi, quando le strade diventano teatro di incidenti spesso causati da comportamenti illegali e irresponsabili. L’auspicio è che la morte di Davide Squillace non venga archiviata come una statistica, ma serva da monito e da impulso per rafforzare la sicurezza e la prevenzione.

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