
Un’ombra inquietante si è stesa sulle vette maestose, portando con sé l’eco di un’assenza inaspettata. Il crepuscolo di ieri sera ha celato la sparizione di un appassionato di corsa in montagna, un atleta che aveva abbracciato il richiamo selvaggio dei sentieri più impervi. L’allarme è risuonato quando l’orologio segnava le nove, squarciando il velo di tranquillità e trasformando l’attesa in angoscia.
L’alba è giunta portando con sé l’ineluttabile realtà: la sua auto, fedele compagna di mille avventure, era parcheggiata, immota, in un punto preciso, tracciando un indizio silenzioso sul percorso che la sua corsa aveva intrapreso. Ogni dettaglio si è trasformato in un frammento di un puzzle doloroso, componendo il quadro di un allenamento che avrebbe dovuto essere un rito di comunione con la natura, ma che, purtroppo, si è trasformato in tragedia.
Il ritrovamento
Luca Colombo, 45 anni, originario di Valduggia (Vercelli), è stato ritrovato senza vita, vittima di un destino crudele che lo ha strappato all’affetto dei suoi cari mentre si dedicava alla sua passione. L’ipotesi più plausibile suggerisce una fatale scivolata durante l’ascesa al Tagliaferro, un impatto che gli ha tolto la vita. Una notizia che ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità e nel cuore di chi lo conosceva.
La macchina dei soccorsi si è messa in moto con straordinaria rapidità e coordinazione, una corsa contro il tempo illuminata dalla speranza. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, affiancati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, hanno scandagliato l’intero itinerario a piedi per tutta la notte, sfidando l’oscurità e la morfologia impervia del territorio. All’alba, il cielo si è popolato di ali, con gli elicotteri della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco che si sono uniti alle ricerche, portando con sé tecnologie all’avanguardia. L’elicottero della Guardia di Finanza, equipaggiato con il sistema IMSI Catcher, ha cercato un segnale dal telefono cellulare del disperso, mentre quello dei Vigili del Fuoco si è occupato del trasporto in quota delle squadre di soccorritori, permettendo loro di proseguire le operazioni con la luce del giorno.
L’elemento chiave
Un amico di Luca, nel corso della mattinata, ha fornito ulteriori indicazioni cruciali, un dettaglio prezioso che ha permesso di restringere il campo delle ricerche e di indirizzare i soccorritori verso il punto esatto del ritrovamento. È stato un contributo determinante, un filo d’Arianna che ha condotto alla tragica scoperta.
Le operazioni di recupero si sono concluse intorno alle 16, coinvolgendo il personale dei tre corpi a bordo dell’elicottero dei Vigili del Fuoco. Un epilogo doloroso per una vicenda che ha scosso profondamente tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche, e che ha riportato Luca a casa, seppur in circostanze tanto strazianti.