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Esplosione a Torino, la sorella del colpevole voleva convincerlo a confessare: “Arriveranno a te”

Pubblicato: 07/07/2025 20:39

Giovanni Zippo, 40 anni, ex vigilante di Securitalia, è stato arrestato in relazione all’esplosione avvenuta in una palazzina di via Nizza, che ha provocato la morte di un uomo e gravi ferite a due bambini. L’uomo si è consegnato alle forze dell’ordine dopo essere stato spinto dalla famiglia e dagli amici, che lo avevano convinto a non sottrarsi alle responsabilità.

L’incendio è stato appiccato dallo stesso Zippo, che avrebbe voluto vendicarsi della donna di cui era invaghito, Maddalina Ionela Hagiu, inquilina dello stabile, respingendo le sue attenzioni. La vendetta però ha colpito una vittima diversa: Jacopo Peretti, 33 anni, vicino di casa della donna, che è morto a causa dell’esplosione.

La fuga e il fermo di Zippo

Zippo, la cui posizione era ormai chiara agli investigatori, era sfuggito all’arresto nella notte tra domenica e lunedì scorsi. In quel periodo aveva fatto perdere le tracce del suo segnale GPS per poi riattivarlo alle 4.07 del mattino seguente. Quando si è presentato in ospedale, aveva ustioni su gambe, braccia, viso e mani, causate dal rogo da lui stesso innescato, ma aveva raccontato ai medici una versione falsa, attribuendo le ferite a un incidente domestico con olio bollente.

Sono stati i colleghi a insospettirsi delle lesioni, giudicate incompatibili con quanto detto da Zippo. La svolta nelle indagini è arrivata anche da una telefonata della sorella, che ha cercato di convincerlo a confessare, avvertendolo che prima o poi sarebbe stato scoperto. “Consegnati alla polizia, tanto arriveranno a te”, gli aveva detto.

Le testimonianze e le indagini

La testimonianza della donna al centro della vicenda e del suo fidanzato ha confermato una denuncia precedente contro Zippo, che era noto per comportamenti minacciosi, come il danneggiamento degli pneumatici dell’auto della coppia. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza del pronto soccorso e le informazioni raccolte hanno permesso alle forze dell’ordine di individuare e fermare Zippo prima che potesse reagire ulteriormente.

Il 3 luglio, Zippo è stato ricoverato nuovamente in ospedale e la polizia ha anticipato ogni sua possibile mossa, arrestandolo direttamente nella struttura sanitaria. Ora l’ex vigilante è in stato di fermo per l’esplosione e l’omicidio di Jacopo Peretti, mentre proseguono le indagini sul caso che ha scosso il quartiere torinese.

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