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“Purtroppo è lui”. Lo schianto devastante contro l’albero: chi è la vittima, è morto sul colpo

Pubblicato: 07/07/2025 08:44
incidente Ostia Daniele Coldel morto

Era una di quelle sere in cui l’estate sembra finalmente prendersi una pausa, lasciando spazio a un’aria più mite e a strade che si svuotano lentamente. I finestrini abbassati, le radio accese, il profumo dei pini marittimi che accompagna il tragitto di chi rientra a casa o cerca un po’ di pace nel verde. Una sera qualunque, fatta di normalità, di gesti ripetuti, di pensieri lasciati sospesi sul volante. Ma bastano pochi secondi perché tutto cambi. Perché una curva familiare diventi fatale. Perché la vita, all’improvviso, venga spezzata.
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Il rumore è sordo, metallico. Poi il silenzio. Il primo a fermarsi è un automobilista di passaggio, che accosta e scende con il cuore in gola. Altri lo seguono. Chiamano i soccorsi, sperano, osservano da lontano le lamiere contorte. Non sanno chi ci sia in quella macchina. Non conoscono il suo nome, la sua storia. Ma sentono, in qualche modo, che qualcosa di irreparabile è appena accaduto. Un’altra notte d’estate, un altro corpo da piangere, un’altra famiglia che non sa ancora.

Lo schianto in via di Castel Fusano

Solo più tardi si scoprirà che la vittima è Daniele Coldel, un uomo di 42 anni, residente nel quartiere dell’Infernetto, a Roma. L’incidente mortale è avvenuto nella serata di sabato 5 luglio, intorno alle ore 20.30, lungo via di Castel Fusano, una strada che collega il litorale al cuore del quartiere. Daniele era alla guida della sua Fiat Panda rossa quando, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del veicolo.

L’auto ha sbandato, è uscita di strada ed è andata a schiantarsi contro un albero, per poi ribaltarsi. Un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo all’uomo, sbalzato all’interno dell’abitacolo. I soccorritori del 118, giunti sul posto dopo l’allarme dato da alcuni automobilisti, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. La scena che si è presentata davanti ai loro occhi era drammatica.

Vigili del fuoco e polizia locale sul posto

Sono intervenuti anche i vigili del fuoco del Comando provinciale di Roma, con la squadra di Ostia, che hanno provveduto alle operazioni di recupero del corpo, rimasto incastrato tra le lamiere. Presenti sul posto anche gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, del gruppo X Mare, che hanno eseguito i rilievi necessari per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Da quanto emerso dai primi accertamenti, si tratterebbe di un incidente autonomo: non risultano infatti coinvolti altri veicoli. Non è escluso che Daniele possa aver avuto un malore improvviso o che possa essere stato colto da un colpo di sonno, ma saranno gli approfondimenti medici e i rilievi della scientifica a chiarire ogni dettaglio.

Una comunità in lutto

La notizia della morte improvvisa di Daniele Coldel ha scosso profondamente l’intera comunità dell’Infernetto. Sui social network si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio e affetto. Tra questi, le parole toccanti di Alessandro, un amico di lunga data: “Daniele era una persona solare, con la quale per anni ho avuto modo di confrontarmi in maniera molto intelligente e buffa. Ci hai lasciato senza fiato. Sarai per sempre ben ricordato”.

Un altro conoscente scrive: “Ricordo il suo sostegno quando vivevo in California, e quelle volte che lo incontravo a Roma, sempre con una risata e una parola gentile”. Testimonianze che restituiscono l’immagine di un uomo apprezzato, sorridente, presente, che lascia un segno tangibile in chi lo ha incontrato.

Attesa per i funerali

Terminati gli accertamenti da parte delle autorità, la salma è stata trasferita in obitorio, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Solo dopo il nulla osta sarà possibile procedere con i funerali, che si annunciano partecipati e carichi di commozione. Un momento per stringersi intorno alla famiglia, per dire addio, per provare a colmare – anche solo per un istante – quel vuoto improvviso che una notte d’estate ha aperto nel cuore di molti.

Nel frattempo, via di Castel Fusano è stata riaperta al traffico dopo le operazioni di soccorso e la messa in sicurezza della carreggiata. Ma su quell’asfalto resta impressa la memoria di una vita interrotta troppo presto.

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