Una nuova domenica di sangue ha sconvolto la tranquillità di una regione già segnata da lutti stradali. Due vite spezzate, un giovane arrestato, una famiglia distrutta: è questo il bilancio del drammatico incidente avvenuto all’alba del 7 luglio lungo una strada provinciale del Sud. Un impatto frontale violentissimo tra due auto ha trasformato un normale rientro a casa in una tragedia destinata a lasciare il segno.
L’incidente si è verificato nelle prime ore del mattino lungo un tratto della SP3, una strada a lunga percorrenza nota per la sua pericolosità. Due veicoli si sono scontrati frontalmente: su uno viaggiava una famiglia, sull’altro un ragazzo appena ventiduenne. L’ennesimo episodio che riaccende i riflettori su un’emergenza, quella della sicurezza stradale, che in Basilicata continua a far contare vittime.
Secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Pisticci, l’impatto è avvenuto nel territorio di Bernalda, lungo la provinciale che collega Matera a Metaponto. Coinvolte una Renault Scenic, guidata dal giovane originario di Altamura, e un’Alfa Mito con a bordo tre membri della famiglia Carrino-Di Pede. Il 22enne, risultato positivo all’alcol test, è stato arrestato per omicidio stradale aggravato e si trova ora ai domiciliari nella sua abitazione pugliese.
Le vittime sono Maria Di Pede, 45 anni, e Giuseppe Carrino, 50. Lei è morta sul colpo, lui durante il trasporto in ospedale. Alla guida dell’Alfa Mito c’era il figlio, anche lui di 22 anni, che è stato ricoverato all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, dove si trova in condizioni stabili. In condizioni critiche, invece, uno dei passeggeri della Scenic, attualmente ricoverato in rianimazione a Potenza con prognosi riservata.
Il tratto di strada dove si è consumata la tragedia era già considerato critico: proprio sulla SP3 la Regione Basilicata aveva recentemente annunciato uno stanziamento di 2,5 milioni di euro per lavori urgenti. L’obiettivo era quello di migliorare la percorribilità e ridurre l’incidenza di incidenti gravi. Il progetto, però, non era ancora partito.
La notizia della morte di Maria Di Pede e Giuseppe Carrino ha profondamente colpito Matera, dove entrambi erano molto conosciuti. I funerali si terranno martedì 9 luglio, alle ore 10, nella chiesa di Maria Santissima Annunziata nel quartiere Piccianello. Un’intera comunità si è stretta attorno alla famiglia, partecipando al dolore con messaggi di cordoglio e testimonianze di affetto sui social.
I numeri, ancora una volta, raccontano una tragedia collettiva: con queste due vittime, sono diciassette le persone morte sulle strade lucane dall’inizio del 2025. Una cifra che non è solo statistica, ma il riflesso di un’emergenza che tocca famiglie, amici, intere comunità. E che continua a chiedere risposte.
Il giovane di Altamura coinvolto nello scontro, secondo le prime informazioni, non aveva precedenti penali. Dopo essere stato dimesso dall’ospedale, è stato condotto in stato di arresto presso il suo domicilio. L’accusa di omicidio stradale aggravato potrebbe trasformarsi in una condanna pesante, qualora il giudice confermasse la ricostruzione iniziale.
Resta ora il compito delle autorità di fare piena luce sulla dinamica del sinistro. Le perizie sui veicoli, le analisi tossicologiche, le telecamere di sorveglianza lungo la SP3 e le testimonianze dei soccorritori saranno fondamentali per chiarire ogni dettaglio. Ma al di là dell’inchiesta, ciò che resta è il vuoto lasciato da due vite spezzate in una notte d’estate, in un tratto di strada che, da tempo, avrebbe dovuto essere più sicuro.