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Tour de France nella bufera, tifosi beccati così! Le immagini sconvolgenti fanno il giro del mondo

Pubblicato: 07/07/2025 13:42
tour de france

Quanto accaduto ieri durante la seconda tappa del Tour de France 2025 ha lasciato un’ombra di incredulità e indignazione su una delle competizioni ciclistiche più prestigiose al mondo. A pochi chilometri dall’arrivo a Boulogne-sur-Mer, in un momento di altissima tensione per i ciclisti impegnati nella fase finale della corsa, le telecamere della televisione francese hanno catturato immagini che hanno rapidamente fatto il giro del mondo, scatenando un’ondata di polemiche e condanna.

Un comportamento inaccettabile

Siamo a circa 8,5 chilometri dal traguardo, lungo il percorso che collega Lauwin-Planque a Boulogne-sur-Mer, nel dipartimento del Pas-de-Calais. I tifosi, come sempre, incitavano i corridori che sfrecciavano attraverso le città e i villaggi. Tuttavia, in un punto preciso del tragitto, l’attenzione delle telecamere si è focalizzata su un gruppo numeroso di spettatori che, per assicurarsi una visuale privilegiata del passaggio del plotone, avevano fatto irruzione all’interno di un cimitero.

Le immagini riprese sono state a dir poco sconcertanti: incuranti della sacralità del luogo, i tifosi si sono letteralmente aggrappati alle lapidi, mentre altri si sono arrampicati sulle tombe per ottenere una posizione migliore. Un comportamento di una sfrontatezza inaudita, che denota una totale mancanza di rispetto non solo per i defunti, ma anche per i loro cari e per il dolore che un cimitero rappresenta. La vista di persone in piedi su tombe e lapidi, trattando il luogo di riposo eterno come una tribuna improvvisata, ha generato una profonda indignazione a livello globale.

Le rigide regole ignorate

La polemica in Francia è stata particolarmente accesa, con molti che si sono interrogati su come un episodio del genere sia potuto accadere, soprattutto considerando la rigidità dell’organizzazione del Tour de France in merito al rispetto delle regole e del decoro. È noto che il Tour impone norme comportamentali chiare e concise per il pubblico: è vietato correre accanto ai ciclisti, i cani devono essere tenuti al guinzaglio, nessuno deve invadere la strada per recuperare oggetti lanciati dai corridori e i selfie che intralciano la corsa sono proibiti. Queste poche ma efficaci norme sono state concepite per garantire la sicurezza degli atleti e l’ordine della manifestazione. L’episodio del cimitero, tuttavia, ha rappresentato una clamorosa violazione di ogni principio di correttezza e rispetto.

Un Tour che prosegue tra le polemiche

Mentre si attendono eventuali provvedimenti o dichiarazioni ufficiali da parte degli organizzatori, il Tour de France prosegue. La seconda tappa, quella incriminata, è stata vinta dall’olandese Fabian Van der Pol a Boulogne-sur-Mer, che ha preceduto sul traguardo i grandi favoriti Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard. Un risultato sportivo di rilievo, purtroppo oscurato da un episodio che ha messo in luce una grave lacuna nel comportamento di alcuni spettatori, macchiando l’immagine di un evento che fa della passione e del rispetto i suoi pilastri.

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