
Un aereo da ricognizione militare tedesco è stato colpito da un raggio laser proveniente da una nave da guerra cinese mentre operava nel Mar Rosso nell’ambito della missione europea Aspides, attualmente a comando italiano. L’episodio, confermato da fonti del governo tedesco, ha sollevato tensioni diplomatiche tra Berlino e Pechino.
Il fatto è stato reso noto dal ministero degli Esteri tedesco, che ha convocato con urgenza l’ambasciatore cinese Deng Hongbo. «È assolutamente inaccettabile mettere in pericolo il personale tedesco e ostacolare un’operazione multilaterale di sicurezza», ha dichiarato il portavoce ufficiale su X (ex Twitter).
Secondo quanto riportato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung, il raggio laser è stato emesso da una fregata cinese presente nell’area nell’ambito di una presunta missione di pattugliamento. Il laser sarebbe stato puntato sull’aereo tedesco senza alcuna comunicazione preventiva, in un’area dove la presenza navale di Pechino si è intensificata negli ultimi mesi.
Il portavoce del ministero della Difesa ha spiegato che l’azione ha rappresentato un potenziale rischio per l’equipaggio e le apparecchiature del velivolo. In via precauzionale, l’aereo ha interrotto la missione e ha fatto rientro alla base di Gibuti, atterrando in sicurezza. Tutti i membri dell’equipaggio sono illesi.

Le autorità tedesche non hanno ancora precisato la data esatta dell’incidente, ma è probabile che sia avvenuto nelle ultime 48 ore, poiché il velivolo è già tornato operativo. L’episodio, comunque, segna una prima assoluta: mai prima d’ora un mezzo europeo era stato colpito da un laser cinese in quella zona.
La Bundeswehr, l’esercito tedesco, partecipa alla missione Aspides dal ottobre 2024 con un aereo dotato di piattaforma multisensore (MSP), definito il vero e proprio “occhio volante” della coalizione. Il velivolo è utilizzato per la sorveglianza a lungo raggio, fornendo dati essenziali alla catena di comando.

L’operazione Aspides, sotto egida dell’Unione Europea, ha come obiettivo principale la protezione delle rotte commerciali internazionali nel Mar Rosso, minacciate dagli attacchi della milizia Houthi, sostenuta dall’Iran. A inizio luglio, l’Italia ha assunto il comando della missione con il contrammiraglio Andrea Quondamatteo, subentrato al greco Michail Pantouvakis.
Quondamatteo, già noto per aver comandato il cacciatorpediniere Caio Duilio in operazioni contro missili Houthi, guiderà una coalizione che vede coinvolti anche fino a 700 soldati tedeschi. La presenza europea ha l’obiettivo di contenere l’escalation legata alla guerra tra Israele e Hamas, che ha avuto ripercussioni dirette sul traffico navale.
Nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, gli Houthi continuano a lanciare droni e razzi contro navi mercantili e obiettivi israeliani. La milizia si considera parte dell’“asse della resistenza” filo-iraniano insieme a Hamas e Hezbollah. Ma con questo incidente, per la prima volta, anche la Cina entra in modo diretto e tangibile in un teatro già ad alta tensione.