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Farmaci e caldo torrido: come conservarli correttamente (e evitare rischi seri)

Pubblicato: 08/07/2025 09:22
farmaci e caldo

Con l’arrivo delle alte temperature e l’inizio dei viaggi estivi, è importante prestare attenzione a come si conservano i medicinali. L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha pubblicato una guida con utili suggerimenti per evitare che il caldo comprometta l’efficacia dei farmaci. Prima di partire, è fondamentale leggere attentamente il foglietto illustrativo per conoscere le condizioni ideali di conservazione del medicinale. In assenza di indicazioni specifiche, i farmaci vanno tenuti in luoghi freschi e asciutti, con una temperatura inferiore ai 25 °C. Durante gli spostamenti, soprattutto in estate, è consigliabile utilizzare borse termiche o refrigerate, in grado di mantenere una temperatura stabile e sicura per i farmaci. E attenzione ai mezzi di trasporto:
In auto: meglio riporre i medicinali nell’abitacolo, che solitamente è meno soggetto a surriscaldamenti rispetto al bagagliaio.
In aereo: i farmaci salvavita vanno sempre trasportati nel bagaglio a mano, accompagnati da prescrizioni mediche. Le compresse e le capsule possono essere trasportate senza limitazioni, mentre i liquidi sotto i 100 ml devono essere inseriti in buste trasparenti, come da normative di sicurezza aeroportuale.

Occhio ai farmaci sensibili al calore

Prepararsi bene prima di partire, adottare semplici precauzioni nella gestione dei farmaci e informarsi correttamente può fare la differenza per la salute durante l’estate. Ricorda che alcuni medicinali necessitano di particolari precauzioni. Ad esempio:
Insulina: va conservata tra i 2 e gli 8 °C.
– Farmaci per la tiroide, anticoncezionali e ormoni: sono molto sensibili alle escursioni termiche.
– Tutti i farmaci devono essere tenuti lontano da fonti di calore diretto e dalla luce solare.
Diversi medicinali possono aumentare la sensibilità della pelle al sole, provocando dermatiti, eczemi o altri disturbi. Tra i più noti: Antibiotici (es. tetracicline, chinolonici), Sulfamidici, Contraccettivi orali, FANS (antidolorifici/antinfiammatori), Prometazina, Mesalazina. In generale, e quando possibile, durante i mesi caldi è preferibile utilizzare compresse o capsule al posto delle soluzioni liquide, più soggette a deterioramento con il calore. Altro consiglio importante: non eliminare la scatola originale. Per risparmiare spazio, si tende a travasare le pillole in contenitori generici, ma è una pratica da evitare. Le confezioni originali proteggono i medicinali da luce e umidità, e riportano informazioni essenziali su composizione, dosaggio e scadenza. Inoltre, in caso di emergenza o di necessità di acquisto all’estero, la scatola originale può aiutare medici e farmacisti a individuare il farmaco corretto.

Farmaci che possono amplificare i rischi da calore

Alcuni medicinali possono interferire con i normali meccanismi di regolazione della temperatura corporea o favorire disidratazione. Di seguito un elenco delle principali categorie da tenere sotto controllo, soprattutto nei soggetti fragili:
Anticolinergici: limitano la sudorazione e lo stato di vigilanza.
Antipsicotici: ostacolano la termoregolazione e la pressione arteriosa.
Antistaminici: possono abbassare la pressione e ridurre la sudorazione.
Farmaci antiparkinsoniani: aumentano il rischio di vertigini e confusione.
Antidepressivi: influenzano negativamente la sudorazione e la vigilanza.
Ansiolitici e miorilassanti: causano vasodilatazione, calo della gittata cardiaca e peggioramento dei sintomi respiratori.
Beta-bloccanti e antiadrenergici: riducono la capacità del corpo di disperdere il calore.
Simpatomimetici e vasodilatatori (nitrati, calcio-antagonisti): possono aggravare episodi di ipotensione.
Antipertensivi e diuretici: aumentano il rischio di disidratazione e squilibri elettrolitici (iponatremia).
Antiepilettici: alterano lo stato di vigilanza e aumentano la confusione.
Farmaci per nausea, disturbi gastrointestinali, incontinenza: spesso hanno effetti anticolinergici e possono alterare l’equilibrio idrico.

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