
Un improvviso e fragoroso cedimento ha trasformato una serata tranquilla in un evento drammatico, scuotendo profondamente chi era presente e chi ha appreso la notizia a distanza. In pochi istanti, ciò che sembrava un ambiente sicuro è stato spezzato da un boato, lasciando dietro di sé macerie, feriti e un vuoto che fatica a trovare spiegazioni. Il contrasto tra la consueta serenità di un luogo di cultura gastronomica e l’improvvisa ferita causata dal crollo è tanto più stridente quando si riflette su quanta cura viene normalmente dedicata ai ristoranti di alta fascia.
L’indagine che si è subito attivata mira a ricomporre ogni singolo elemento della dinamica: dai materiali utilizzati durante gli ultimi interventi di ristrutturazione, ai possibili segnali precedenti al cedimento. I tecnici al lavoro stanno verificando se ci fossero scricchiolii o anomalie avvertite in anticipo, elementi che talvolta restano sotto traccia fino al manifestarsi delle conseguenze peggiori. Lo scopo è fare chiarezza, capire se il destino potesse essere diverso e se ci siano errori o responsabilità emersi dalle scelte tecniche o organizzative.

La tragedia è avvenuta a Terracina, in provincia di Latina, nel ristorante stellato Essenza. Lunedì sera, intorno alle 22, un cedimento strutturale ha causato il crollo del solaio, provocando la morte della sommelier Mara Severin, 31 anni, e il ferimento di altre cinque persone. I vigili del fuoco, intervenuti immediatamente, escludono il maltempo — pur presente con vento forte — tra le cause principali.
La Procura di Latina, coordinata dal pm Giuseppe Milano, ha disposto il sequestro del locale e aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni gravissime, attualmente contro ignoti. Al centro delle indagini ci sono i lavori di ristrutturazione eseguiti a gennaio e a fine giugno, tra cui interventi alla copertura per infiltrazioni d’acqua. Testimonianze riferiscono di scricchiolii percepiti poco prima del crollo, ora oggetto delle consulenze tecniche in corso.

La storia di Essenza e la figura di Mara Severin
Fondato dallo chef Simone Nardoni, che ha portato Essenza a guadagnare la stella Michelin a partire dal 2020, il locale era rinomato per la sua cucina raffinata e la cantina assortita di circa 800-900 etichette, gestita proprio da Mara Severin. La giovane sommelier lavorava nel ristorante da oltre dieci anni, prima nella sede di Pontinia e poi nel trasferimento a Terracina. Era definita “un volto e un sorriso che accoglievano gli ospiti”.
Sul posto è intervenuto anche il sindaco di Terracina, Francesco Giannetti, che ha espresso cordoglio: “È il momento del dolore e del rispetto per lo strazio di una famiglia che non riesce a farsi una ragione”. Ha inoltre osservato che si tratta di un edificio costruito negli anni Trenta-Quaranta, recentemente ristrutturato, e che resta da capire con precisione il motivo del cedimento.

Le prossime tappe delle indagini tecniche
Proseguono i rilievi tecnici e strutturali condotti dai Vigili del Fuoco, con particolare attenzione ai materiali impiegati e alla modalità di esecuzione dei lavori più recenti. La polizia scientifica sta raccogliendo testimonianze e perizie, mentre alcune persone coinvolte, tra cui personale del locale e testimoni, saranno ascoltate in questura nei prossimi giorni. Al momento non risultano indagati: si attende l’esito delle consulenze tecniche per valutare eventuali responsabilità.