
WIMBLEDON – Il gomito è il cuore segreto del tennista. Non il braccio che colpisce, non la mano che stringe la racchetta: è lì, tra nervi e ossa, che si gioca il destino di una stagione. Per questo, nel caso di Jannik Sinner, non è bastata una ecografia. Si è passati direttamente alla risonanza magnetica, l’esame più approfondito, quello da cui non si scappa.
Fino a poco fa, l’incertezza sul suo stato fisico si rifletteva anche nel programma ufficiale degli allenamenti di Wimbledon: nessuna traccia del suo nome nello schedule. Poi, la svolta. Poco fa, è comparsa la sua prenotazione per un allenamento alle 16 ora inglese, le 17 in Italia, sui campi di Orangi Park.
Un’ora soltanto, ma quanto mai significativa
Non è chiaro se sarà un semplice allenamento o un test match per valutare la tenuta del braccio. Non si conosce nemmeno l’eventuale sparring partner. Si sa, però, che Flavio Cobolli, che si allena nel pomeriggio, ha in programma una sessione con Camarata, uno dei suoi preparatori. Al momento, dunque, non ci sono elementi che colleghino i due italiani sul campo.
Ma il dato certo è che Sinner ha prenotato un’ora di campo. È la prima apparizione concreta nella tabella oraria del torneo da quando è esploso il caso gomito, che aveva fatto tremare lo staff azzurro. Una mossa che lascia intendere almeno un tentativo di tornare operativo.
Attesa spasmodica per un segnale
C’è da capire se il tennista altoatesino, numero uno del ranking ATP, proverà a colpire con intensità o si limiterà a testare i movimenti base. Il dolore, infatti, è intermittente, ma rischia di compromettere non solo il proseguimento di Wimbledon, ma anche la tenuta per il resto dell’estate.
Nessuna comunicazione ufficiale è ancora arrivata dal team. Ma la comparsa improvvisa del nome sul campo delle 16 è un primo indizio concreto. Ora tutto dipenderà da come risponderà il gomito, durante – e soprattutto dopo – quell’ora di allenamento.
Wimbledon trattiene il fiato. L’Italia pure.