
Jannik Sinner approda ai quarti di finale di Wimbledon dopo il ritiro di Grigor Dimitrov, ma la sua vittoria è stata oscurata da un acceso dibattito. Il match, valido per gli ottavi di finale, si è infatti trasformato in un caso mediatico più che sportivo. Al centro della discussione, la decisione degli organizzatori di chiudere il tetto del Campo Centrale nonostante le condizioni atmosferiche ancora favorevoli.
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La decisione che ha fatto discutere
Il momento della svolta è arrivato dopo i primi due set, prima delle 21 ora locale. Nonostante ci fosse ancora luce naturale sufficiente, il tetto del Centrale è stato chiuso e la partita è proseguita al coperto, trasformandosi in un match indoor. Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti, tra addetti ai lavori e tifosi, scatenando reazioni immediate sui social e tra i commentatori.
Tra i più critici Andy Murray, due volte campione a Wimbledon, che su X (ex Twitter) ha commentato con parole dure: “È ridicolo chiudere il tetto a questo punto del match. C’era ancora un’ora a disposizione, almeno. Si poteva giocare ben più di un set, è un torneo all’aperto”. Una posizione condivisa anche da Brad Gilbert, ex top ten e oggi noto allenatore: “Ottava giornata di Wimbledon e per la settima volta il torneo si chiude con il tetto chiuso non per la pioggia ma per match lunghi. Mai visto prima d’ora.”

Accuse di favoritismi per Sinner
La chiusura del tetto è diventata immediatamente terreno fertile per teorie del complotto e accuse di favoritismi. Secondo alcuni osservatori, la trasformazione del match in un confronto indoor avrebbe rappresentato un vantaggio per Sinner, notoriamente più a suo agio in condizioni controllate e veloci. I sostenitori di questa tesi si sono scatenati online, arrivando persino a suggerire che il passaggio ai quarti sia stato facilitato dagli organizzatori.
In particolare, tifosi spagnoli di Carlos Alcaraz hanno espresso la loro contrarietà alla presenza dell’azzurro nei quarti, chiedendone addirittura l’esclusione dal torneo per presunto favoritismo. Una richiesta surreale, ma che testimonia il clima acceso intorno al match e alle sue circostanze.
L’infortunio di Dimitrov e il sospetto “raffreddamento”
Oltre alle polemiche sul tetto, c’è chi ha voluto collegare la decisione tecnica anche al grave infortunio muscolare che ha colpito Dimitrov. Il 34enne bulgaro, durante un movimento rapido al servizio, ha subito un problema fisico che lo ha costretto al ritiro. Secondo alcuni utenti, i minuti d’attesa necessari alla chiusura del tetto avrebbero “raffreddato” i muscoli del giocatore, predisponendolo all’infortunio.
Un’ipotesi che, sebbene difficile da dimostrare, trova eco nella lunga storia clinica di Dimitrov: si è infatti ritirato negli ultimi quattro tornei dello Slam a cui ha partecipato, ed è il tennista con il maggior numero di forfait dal 2021. Questo elemento, per alcuni, indebolisce la tesi della correlazione diretta tra la chiusura del tetto e l’infortunio, ma il sospetto resta vivo tra i più critici.

Sinner avanti, ma tra polemiche e sospetti
Mentre Sinner si prepara ad affrontare Ben Shelton nei quarti di finale, il suo passaggio del turno continua a essere oggetto di discussione. La prestazione dell’azzurro, fino al momento del ritiro dell’avversario, era comunque solida e concentrata. Tuttavia, l’ombra delle polemiche rischia di offuscare il suo percorso.
Il match contro Shelton sarà dunque anche una prova di maturità sotto pressione. Se da una parte Sinner gode del favore del pubblico italiano e dell’attenzione internazionale per il suo talento, dall’altra dovrà scrollarsi di dosso le accuse e continuare a dimostrare che la sua presenza tra i migliori otto di Wimbledon è meritata e legittima.
In un torneo già ricco di colpi di scena, la vicenda della chiusura del tetto resterà tra le più discusse dell’edizione 2025, a testimonianza di quanto anche le decisioni fuori dal campo possano influenzare la percezione di un risultato sportivo.