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Andrea risucchiato dal motore dell’aereo, ripreso tutto dalle telecamere: “30 secondi sconvolgenti”

Pubblicato: 09/07/2025 16:50

Una tragedia senza precedenti ha scosso l’aeroporto di Orio al Serio, dove domenica mattina un uomo si è tolto la vita lanciandosi contro il motore in funzione di un aereo pronto al decollo. Il gesto estremo è avvenuto in una manciata di secondi, ma ha innescato un’ondata di sconcerto e interrogativi sulle modalità con cui il 35enne è riuscito a eludere i controlli e accedere a una zona operativa dello scalo. L’intero episodio è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza, che ora costituiscono un elemento chiave per le indagini.

Il fatto ha avuto un impatto immediato su passeggeri e personale presenti nello scalo bergamasco, molti dei quali sono stati testimoni oculari di quanto accaduto. I voli hanno subito ritardi, mentre la direzione aeroportuale ha attivato i protocolli per la gestione delle emergenze. Al centro dell’attenzione c’è ora la ricostruzione dettagliata della dinamica e la verifica della tenuta dei sistemi di sicurezza, in un aeroporto che figura tra i più trafficati d’Italia.

Secondo la ricostruzione della polizia di frontiera, Andrea Russo, 35 anni, ha raggiunto il piazzale dell’aeroporto al volante della sua Fiat 500 rossa, lasciata poi in mezzo al parcheggio dopo un breve tratto contromano. Da lì è riuscito a entrare nell’area arrivi, situata al pianterreno dello scalo, superando gli spazi riservati ai passeggeri senza destare sospetti immediati. In pochi istanti ha raggiunto una porta di emergenza, probabilmente allarmata, da cui si è diretto verso la pista di decollo.

La pista e le falle nella sicurezza

Inseguito da addetti alla sicurezza e dalla polizia, Russo ha continuato la sua corsa verso un Airbus in fase di rullaggio. Le telecamere avrebbero ripreso l’intera sequenza, durata circa 30 secondi, dal momento dell’ingresso fino all’impatto fatale con il motore sinistro del velivolo. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto l’uomo gettarsi contro le protezioni del motore destro per poi spostarsi rapidamente verso l’altro lato. Nonostante i tentativi di intervento, nulla è stato possibile per fermarlo.

La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di istigazione al suicidio, utile a consentire una serie di accertamenti investigativi. Sono state disposte perquisizioni nell’abitazione della vittima e nella sua auto, già esaminata in dettaglio dalla polizia scientifica. Gli inquirenti vogliono capire se Russo abbia agito da solo o se vi siano elementi esterni che possano aver influito sul suo gesto.

Enac: «L’aeroporto è sicuro»

L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha dichiarato di non aver rilevato criticità strutturali nello scalo di Orio. Il presidente Pierluigi Di Palma, intervistato dall’ANSA, ha spiegato che il sistema di sicurezza ha funzionato e che l’infrastruttura «è a norma». La relazione preliminare della direzione territoriale è già stata trasmessa e ora sarà valutata in modo approfondito dalle strutture centrali dell’ente.

Secondo Enac, le uscite di sicurezza risultano essere «allarmate e presidiate», in linea con le normative vigenti. «Non abbiamo alcuna preoccupazione sulla sicurezza della struttura aeroportuale e del trasporto aereo», ha sottolineato Di Palma. L’evento, definito «tragico», non avrebbe messo a rischio l’incolumità di altri passeggeri, ma ha comunque innescato una procedura straordinaria per l’assistenza psicologica agli eventuali testimoni diretti.

Solo lo scorso mese, l’aeroporto di Orio al Serio aveva ospitato i lavori del Gruppo ICAO dedicato all’Assistenza alle vittime di incidente aereo e ai loro familiari (AAAVF), un’iniziativa resa possibile dalla collaborazione tra Associazione 8 ottobre, Enac e Sacbo. Oggi, il valore di quei protocolli torna drammaticamente attuale.

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