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“Claudio non ce l’ha fatta”. Esplosione spaventosa in Italia, è arrivata la peggiore delle notizie

Pubblicato: 09/07/2025 14:13

È morto nella notte Claudio Ercoli, 54 anni, ispettore di piazza per conto di Eni, rimasto gravemente ustionato durante la tragica esplosione avvenuta venerdì scorso presso il distributore di Gpl in via dei Gordiani, a Roma. L’uomo, ricoverato da giorni in condizioni critiche, aveva riportato ustioni di terzo grado sul 55% del corpo.

Il decesso è stato causato da uno shock termico irreversibile, nonostante i disperati tentativi del personale medico del Centro grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio di salvarlo. Ercoli era stato trasferito in terapia intensiva subito dopo l’incidente, ma le sue condizioni sono peggiorate progressivamente fino al tragico epilogo.

Secondo quanto ricostruito finora, Ercoli stava effettuando una verifica tecnica di routine su una cisterna del distributore quando si è verificata la deflagrazione. Una dinamica ancora tutta da chiarire, su cui sta indagando la Procura di Roma, che ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità tecniche e gestionali.

Il disastro ha coinvolto anche due agenti della Polizia di Stato, il vice ispettore Marco Neri e l’agente Francesco D’Onofrio, entrambi feriti in modo grave mentre si trovavano nei pressi dell’impianto. Le condizioni dei due poliziotti, pur stabili, restano delicate e la prognosi è ancora riservata.

Nel pomeriggio di oggi, i due agenti verranno sottoposti a delicati interventi chirurgici di ricostruzione presso il reparto di chirurgia plastica del Policlinico Umberto I. Le ustioni riportate interessano ampie aree del corpo e il percorso di recupero si preannuncia lungo e complesso.

L’intera area del distributore è stata posta sotto sequestro per consentire accertamenti tecnici e rilievi da parte degli investigatori. Secondo le prime ipotesi, l’incendio potrebbe essere stato innescato da una falla nella cisterna, ma sarà l’analisi delle perizie a determinare l’esatta causa dell’esplosione.

Intanto cresce l’attenzione sul tema della sicurezza nei distributori di carburante, in particolare quelli che trattano gas come il Gpl. L’esplosione di via dei Gordiani riapre il dibattito sui controlli, le manutenzioni periodiche e i protocolli di emergenza in ambienti ad alto rischio.

La morte di Claudio Ercoli ha scosso profondamente i colleghi e il personale Eni. In una nota, l’azienda ha espresso “profondo cordoglio per la perdita di un professionista stimato e competente”, annunciando piena collaborazione con le autorità per far luce sull’accaduto e per garantire il massimo supporto alle famiglie delle vittime.

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