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Sinner si allena con Vasamì, le condizioni del braccio e quel dettaglio che parla da solo

Pubblicato: 09/07/2025 12:35

Jannik Sinner arriva ai giorni caldi di Wimbledon e tutti hanno in mente una sola domanda: come sta davvero il numero uno? Dopo voci e preoccupazioni per l’infortunio al gomito, oggi è il giorno del test che può cambiare tutto. Sì, perché prima di scendere in campo contro Ben Shelton per i quarti, Sinner metterà alla prova il suo braccio in un allenamento chiave.

L’appuntamento è stato alle 11.30 italiane ad Aorangi Park, dove Jannik si è allenato su erba e all’aperto. La curiosità è tanta: tutti aspettano di capire se la stella azzurra potrà affrontare al meglio il match di oggi pomeriggio (inizio intorno alle 15.30 italiane sul Court 1) e lasciare alle spalle il fastidio al gomito.

Jannik Sinner si è allenato con il gomito fasciato oggi a Wimbledon prima del match dei quarti di finale contro Ben Shelton in programma nel pomeriggio. Il numero 1 del mondo si è allenato in mattinata contro il 17enne romano Jacopo Vasamì, a sua volta impegnato negli ottavi del torneo juniores. A quanto pare l’allenamento è andato positivamente.

Sinner sceglie Vasamì: una mossa strategica

La scelta del compagno di allenamento non è affatto casuale: Sinner ha voluto con sé Jacopo Vasamì, giovane promessa del tennis italiano, mancino e con un servizio potente proprio come Shelton. Una decisione studiata a tavolino per abituarsi alle rotazioni e agli effetti che troverà dall’altra parte della rete nei quarti.

Vasamì, classe 2007 e numero 2 del ranking juniores, non solo aiuta Jannik nella preparazione, ma coglie anche l’occasione di respirare l’aria del grande tennis, proprio mentre si prepara anche lui agli ottavi del torneo juniores contro il polacco Wazny. Per il giovane talento, un’esperienza che vale oro.

sinner wimbledon

Dopo la pioggia, il campo: test decisivo per il gomito

Ieri pomeriggio, intanto, niente folla: solo una breve sessione al coperto per Sinner, come ha confermato il coach Darren Cahill. Oggi, però, si fa sul serio: un’ora circa di palleggi per capire se il braccio risponde bene e se il fastidio può essere dimenticato, almeno per il tempo di una battaglia sul prato londinese.

La pressione è alta, ma Sinner sa come gestirla. Tra lui e Shelton ci sono già sei incroci: l’americano ha vinto solo il primo, poi sono arrivate cinque vittorie consecutive dell’azzurro, compresa la netta affermazione agli Australian Open 2024. Anche Wimbledon, lo scorso anno, aveva visto Jannik imporsi con autorità.

La sfida con Shelton: serve un Sinner al top

Ma oggi serve ancora di più: una prestazione da vero numero uno e la certezza di essere al massimo, fisicamente e mentalmente. Il test con Vasamì sarà il vero termometro: se tutto andrà bene, Sinner potrà affrontare Shelton con la giusta serenità e puntare ancora più in alto.

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Ultimo Aggiornamento: 09/07/2025 13:50

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