
L’Unione Europea lavora per evitare l’escalation di una nuova guerra commerciale con gli Stati Uniti d’America. A rassicurare i parlamentari riuniti in plenaria a Strasburgo è la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha ribadito come l’obiettivo principale di Bruxelles sia raggiungere una “soluzione negoziata” sulla questione dei dazi imposti dagli USA.
«Dal mese di febbraio – ha ricordato von der Leyen – gli Stati Uniti hanno imposto tariffe su circa il 70% del commercio totale tra UE e USA. La portata di queste misure è senza precedenti». Una mossa che ha scosso i rapporti transatlantici e acceso i riflettori sulle crescenti tensioni nel commercio globale. «La nostra posizione è chiara: saremo fermi nel difendere i nostri interessi, ma preferiamo il dialogo», ha detto la presidente.
Von der Leyen ha inoltre fatto sapere di aver avuto un “proficuo scambio di opinioni con il presidente Donald Trump”, volto a “fare progressi significativi”. «Stiamo cercando di stabilire un quadro chiaro da cui partire per ricostruire fiducia e relazioni commerciali più equilibrate», ha aggiunto. «Continueremo a lavorare in buona fede e terremo il Parlamento europeo costantemente informato».

Intanto, da Washington, è stato proprio il presidente Trump ad annunciare che entro due giorni invierà una lettera ufficiale all’Unione Europea, in cui saranno dettagliati i nuovi dazi che entreranno in vigore dal primo agosto. “Probabilmente mancano due giorni alla loro lettera. E per me, una lettera è già un accordo”, ha detto Trump durante una riunione di gabinetto.
Il tycoon ha anche espresso forte insoddisfazione per le politiche comunitarie nei confronti delle aziende tecnologiche statunitensi, definendo l’approccio europeo “ostile” e minacciando dazi fino al 70% su alcuni Paesi. “Alcuni riceveranno lettere con tariffe molto elevate”, ha specificato.
Non solo l’Europa nel mirino di Trump: Giappone e Corea del Sud hanno già ricevuto le loro lettere con le rispettive tariffe. Il presidente ha confermato che gli Stati Uniti stanno valutando dazi aggiuntivi del 50% sulle importazioni di rame, e ha anticipato anche misure molto più dure sui farmaci importati.
«Oggi ci concentriamo sul rame, ma presto annunceremo nuove tariffe sui prodotti farmaceutici», ha affermato Trump. Tuttavia, ha precisato che le aziende avranno un margine di tempo – circa un anno – per rilocalizzare la produzione sul territorio americano prima dell’entrata in vigore dei nuovi dazi.
Secondo il presidente statunitense, le tariffe sui farmaci potrebbero arrivare fino al 200%, un livello che segnerebbe una nuova soglia nella politica commerciale protezionista della sua amministrazione. «Stiamo dando tempo all’industria per adattarsi – ha detto – ma chi non lo farà, dovrà affrontare conseguenze economiche molto dure».
Il messaggio che arriva da Bruxelles è di fermezza e apertura: «Difendiamo i nostri interessi, ma non vogliamo uno scontro. Serve equilibrio, serve responsabilità. Ma se necessario, ci faremo trovare pronti». Con l’avvicinarsi dell’agosto, la partita commerciale tra UE e USA è solo all’inizio.