
Certe storie iniziano in silenzio, crescono lontano dai riflettori e si rivelano solo quando accade qualcosa di davvero grande. Come una nuova vita che arriva e stravolge tutto, ridisegnando le priorità, riempiendo i giorni di senso e bellezza. Nessuna intervista, nessuna anticipazione, solo uno scatto tenero, un nome sussurrato e tre parole che bastano a raccontare l’essenziale: “Siamo innamorati persi”. È così che, qualche giorno fa, una delle coppie più riservate ma seguite del mondo dello spettacolo ha scelto di condividere una notizia che ha il sapore della rinascita.
Una neonata tra le braccia, uno sguardo condiviso e la luce naturale di una stanza qualunque: in quell’immagine c’è la potenza di una storia fatta di cadute e risalite, di scelte difficili e promesse mantenute. L’annuncio è arrivato il 7 luglio, ma la costruzione di questo momento ha richiesto anni di equilibrio, ferite ricucite e un amore che ha saputo attendere. Un amore che ora ha un nome preciso: Sveva.

Una dolce magia ha fatto irruzione nel mondo del rapper Ernia, all’anagrafe Matteo Professione, e della sua compagna, la modella e influencer Valentina Cabassi. La sera del 7 luglio 2025, con un post delicato ed emozionante, la coppia ha annunciato la nascita della loro prima figlia. “Siamo innamorati persi, è una magia“, ha scritto Valentina su Instagram, accanto a un’immagine che li ritrae in una quieta intimità, con la neonata tra le loro braccia.
La notizia è rimbalzata immediatamente su tutte le testate e i social, raccogliendo una valanga di commenti affettuosi e congratulazioni. Tra i tanti, quello di Giulia De Lellis, anch’essa in attesa del primo figlio, che ha scritto: “Benvenuta al mondo piccola, benvenuti mamma e papà“. Un piccolo grande momento che ha saputo commuovere anche chi segue la coppia da lontano, osservando i loro gesti e la loro evoluzione silenziosa.

La gravidanza era stata annunciata nel febbraio scorso con un video sui social. Una serie di immagini e clip intime: il test positivo, le mani intrecciate, le prime ecografie, le lacrime trattenute. Tutto accompagnato da Superclassico, uno dei brani più celebri di Ernia, dedicato proprio alla compagna. “Mi esplode il cuore, non vediamo l’ora di conoscerti“, aveva scritto Valentina, in una narrazione emozionata che già allora sembrava un canto d’attesa.
Una storia segnata dal dolore e dalla rinascita

Il nome Sveva, oggi inciso nella pelle della loro nuova vita, non è una scelta casuale. Era già presente in una delle canzoni più intime di Ernia, Buonanotte, dove l’artista racconta il momento, condiviso con Valentina, di un aborto deciso insieme anni fa. “Ti avrei chiamato Sveva, fossi stata bambina“, canta, lasciando trapelare una ferita mai del tutto rimarginata, ma trasformata nel tempo in forza, consapevolezza e poesia.
In un podcast pubblicato lo scorso gennaio, Ernia aveva parlato con grande onestà di quel periodo: “Non ero pronto, lei si è appoggiata a me. Cercai di sostenerla nella sua decisione, ero d’accordo. Ma non era il momento per noi, né come coppia, né come individui“. Parole che avevano colpito per la loro schiettezza e per quel senso di impotenza che spesso accompagna i momenti più fragili. “Non sai cosa dire, non sai come gestire la sofferenza della persona che hai accanto“.
Quell’esperienza ha segnato profondamente il legame tra Matteo e Valentina. Dopo momenti di distanza, incomprensioni e silenzi, sono riusciti a ritrovarsi. Hanno riscritto il proprio modo di stare insieme, mettendo al centro la cura, la maturità e la volontà di costruire qualcosa di autentico. La nascita di Sveva oggi rappresenta una sorta di compimento, la chiusura di un cerchio e l’apertura di un nuovo cammino condiviso.
Un amore nato per caso e cresciuto nel tempo

La loro storia inizia nel 2019, a un evento a cui nessuno dei due era convinto di partecipare. “Ci siamo guardati da lontano e ci siamo riconosciuti“, ha raccontato Valentina. “Non ci conoscevamo, ma è bastato uno sguardo. Aveva qualcosa negli occhi che mi ha spinta verso di lui“. Quel primo incontro è diventato fondamento di un rapporto che si è evoluto lontano dai riflettori, tra normalità e gesti semplici, lontano dalla sovraesposizione social.
Ernia, classe 1993, è sempre stato considerato uno degli artisti più introspettivi e letterari della scena rap italiana. Cresciuto a Milano, ha scelto lo pseudonimo Ernia proprio per marcare la rottura, la deviazione, il segno permanente di qualcosa che sposta. Con album come Come uccidere un usignolo, 68 e Io non ho paura, ha raccontato la sua generazione senza cedere al cinismo, con testi colti e carichi di riferimenti letterari, da Pasolini a Hemingway. Accanto a lui, Valentina ha sempre rappresentato una presenza costante ma discreta.
La giovane, classe 1996, è laureata in Scienze della Comunicazione e ha iniziato la sua carriera come modella, per poi affermarsi come influencer. I suoi contenuti, seguiti da oltre 400.000 follower, si muovono tra moda, viaggi e momenti personali, raccontati sempre con una cifra sobria ed elegante. Insieme formano una coppia di rara coerenza: artisticamente liberi, emotivamente maturi, fedeli a un equilibrio conquistato nel tempo.

Una nuova melodia familiare
Il post pubblicato due giorni dopo il parto, con la scritta “07/07/25. La nostra Sveva. Siamo innamorati persi è una magia“, segna una tappa diversa. Non è solo un annuncio: è una dichiarazione, una resa emotiva. Nella stanza dalle pareti chiare, la piccola Sveva dorme serena, avvolta da una coperta rosa tenue, mentre le mani dei genitori la sorreggono con un’emozione silenziosa.
Non è un caso che molti follower abbiano notato una luce diversa nei loro occhi. Più che la gioia euforica, è una felicità dolce, centrata, consapevole. La stessa che traspare nei brani più recenti del rapper milanese, nei suoi testi sempre più orientati alla profondità e alla riflessione. È facile immaginare che questa nuova dimensione familiare entrerà nei suoi prossimi progetti artistici, tra versi e armonie che avranno il volto di Sveva.
I prossimi mesi saranno forse più silenziosi per la coppia, che potrebbe scegliere di vivere lontano dai riflettori questo primo tratto di maternità e paternità. Ma ciò che è certo è che Sveva rappresenta già oggi un punto fermo, una stella nuova nel loro firmamento. Non solo una nascita, ma una rinascita, un’eco dolce che racconta come anche dal dolore più profondo possa nascere una vita piena di luce.