Fabio Fognini non è stato solo un grande del tennis italiano, ma una vera icona pop fatta di talento puro e colpi di scena. Il suo stile inconfondibile e il carattere imprevedibile l’hanno reso unico: un mix di colpi spettacolari e momenti sopra le righe, amatissimo e discusso, capace di dividere come pochi altri.
In campo era impossibile restare indifferenti: o lo si amava, o si soffriva per le sue follie. Ma il tennis, senza il suo show, non sarebbe stato lo stesso. E ora che Fognini ha deciso di ritirarsi, lo fa con la sua inconfondibile teatralità, scegliendo la magica cornice di Wimbledon per salutare tutti dopo una battaglia epica in cinque set contro Carlos Alcaraz, il nuovo re mondiale insieme a Jannik Sinner.
Un addio a modo suo
Emozionato, ma con la consapevolezza di aver lasciato il segno, il 38enne ligure ha detto basta proprio dove la storia del tennis si scrive ogni anno. “Questo è il miglior modo per dire addio”, ha sussurrato Fognini in conferenza stampa, dopo una partita che resterà per sempre nella memoria.
Il sipario si chiude dopo oltre vent’anni di carriera tra trionfi, cadute e colpi geniali che hanno colorato la scena internazionale. Una scelta di cuore, in puro stile Fognini.
Storia di un protagonista
Nato a Sanremo il 24 maggio 1987, Fabio Fognini ha scritto capitoli indelebili nella storia del tennis tricolore. Il suo apice? Nel 2019, quando ha conquistato il Masters 1000 di Montecarlo, primo italiano a riuscirci nell’era Open. Un traguardo che lo ha spinto fino alla top 10 ATP, toccando la posizione numero 9: nessuno come lui dal 1979.
In bacheca, 9 titoli ATP in singolare e un trionfo Slam in doppio agli Australian Open 2015 con Simone Bolelli. Numeri che parlano da soli, eppure non raccontano tutto del suo viaggio.
L’uomo fuori dal campo
Fuori dal rettangolo di gioco, Fognini ha trovato il suo equilibrio accanto a Flavia Pennetta, ex regina Slam e madre dei loro tre figli: Federico, Farah e Flaminia. Un amore nato tra le righe del campo e cresciuto nella vita di tutti i giorni.
Ora per Fabio inizia un nuovo capitolo, forse meno turbolento ma sempre intenso. Ha salutato tutti a modo suo, senza filtri e con il sorriso di chi sa di aver lasciato un segno. Grazie di tutto, Fabio!