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Il governo Meloni supera il suo per durata, Conte stizzito: “Ossessionati da me”

Pubblicato: 09/07/2025 08:14
Meloni supera Conte durata

Con 989 giorni consecutivi alla guida del governo, Giorgia Meloni ha superato Giuseppe Conte, fermo a 988, diventando così l’undicesimo presidente del Consiglio più longevo nella storia della Repubblica Italiana. Un traguardo che ha un valore più simbolico che operativo, ma che segna comunque un punto fermo in un panorama politico tradizionalmente instabile come quello italiano.
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A certificare il sorpasso è stato YouTrend, che ha evidenziato il dato attraverso un post molto condiviso sui social. La notizia è stata prontamente celebrata da Fratelli d’Italia, che ha voluto sottolineare con enfasi la “serietà e lungimiranza” della premier rispetto al predecessore grillino. La classifica, basata sul numero di giorni effettivi trascorsi a Palazzo Chigi, racconta una storia fatta di stabilità, crisi improvvise e governi di transizione.

Meloni consolida la sua leadership, Conte polemizza

Il sorpasso di Meloni su Conte è particolarmente rilevante anche per il peso politico che i due leader rappresentano. Conte ha guidato due governi di diversa composizione — giallo-verde prima e giallo-rosso poi — in un periodo caratterizzato da grandi turbolenze, tra cui la pandemia. Meloni, invece, ha attraversato quasi mille giorni di governo con una maggioranza coesa e senza scossoni rilevanti.

Non è mancata la reazione piccata dell’ex premier, che ospite a “In Onda” su La7, ha commentato amaramente: “Governo Meloni sorpassa il mio? Sono personaggi in cerca d’autore, Fratelli d’Italia è ossessionato dalla mia presenza. Agli italiani interessa che il governo Meloni abbia stabilito il record di durata o cosa ha fatto per il Paese?”. Una dichiarazione che non nasconde l’irritazione del leader del Movimento 5 Stelle, ormai relegato all’opposizione ma ancora molto presente nel dibattito politico.

Una classifica che racconta la storia dei governi italiani

La graduatoria dei presidenti del Consiglio più longevi è guidata da Silvio Berlusconi, che con 3.339 giorni spalmati su quattro mandati domina incontrastato. Seguono Giulio Andreotti (2.678 giorni), Alcide De Gasperi (2.591), Aldo Moro (2.279), Amintore Fanfani (1.659), Romano Prodi (1.608), Bettino Craxi (1.353), Mariano Rumor (1.104), Antonio Segni (1.088) e Matteo Renzi, con 1.024 giorni. Giorgia Meloni si piazza così subito dopo Renzi, con un margine sempre più stretto che potrebbe essere colmato nelle prossime settimane.

È evidente come la durata di un esecutivo non rappresenti di per sé un indicatore assoluto di efficacia, ma la stabilità politica resta comunque un fattore rilevante, soprattutto in un sistema parlamentare come quello italiano, spesso soggetto a mutamenti repentini. Il fatto che Meloni abbia superato Conte e si avvicini a Renzi conferma non solo la tenuta del governo, ma anche la capacità del suo partito di mantenere saldo il controllo della maggioranza parlamentare.

Fratelli d’Italia rivendica continuità e risultati

Il traguardo dei 989 giorni viene interpretato da Fratelli d’Italia come una prova di maturità politica. Il partito ha evidenziato la coerenza della linea di governo, la compattezza della maggioranza e la capacità della premier di gestire anche le fasi più complesse senza scivolare in crisi interne o tensioni pubbliche. In questa lettura, il raffronto con Conte diventa funzionale a rimarcare una discontinuità: dalla gestione emergenziale dei governi a guida 5 Stelle alla tenuta di un esecutivo dichiaratamente politico e ideologicamente marcato.

Tra polemiche e numeri, la stabilità resta un tema centrale

La riflessione sollevata da Conte, pur nel tono polemico, solleva una questione che merita attenzione: cosa conta davvero per i cittadini? Il tempo passato al governo o le decisioni assunte nel corso del mandato? È un interrogativo legittimo, che però non ridimensiona del tutto il valore del traguardo raggiunto da Giorgia Meloni. In un Paese dove la durata media di un governo è spesso sotto i due anni, superare i 989 giorni è comunque un risultato non banale, che ha implicazioni politiche non trascurabili.

L’irritazione dell’opposizione per le celebrazioni del centrodestra evidenzia quanto questo tipo di riconoscimenti abbiano anche una forte valenza simbolica. E nel gioco politico dei simboli, restare a lungo a Palazzo Chigi significa occupare spazio, consolidare potere e, soprattutto, scrivere una narrazione vincente.

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