
Matteo Renzi ha annunciato il suo addio alla Mondadori in seguito alle dichiarazioni del CEO di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. In un post su X, il leader di Italia Viva ha spiegato che la decisione di interrompere la sua collaborazione con Mondadori è stata presa dopo aver letto le parole del figlio di Silvio Berlusconi, che ha difeso pubblicamente il governo Meloni. Renzi ha commentato, esprimendo il suo dissenso verso le affermazioni di Berlusconi junior, accusando la sua posizione di essere in contrasto con la realtà politica e sociale del paese. “Oggi Pier Silvio Berlusconi è intervenuto a gamba tesa in difesa di Giorgia Meloni – ha scritto Renzi – Ha detto che il governo Meloni è il migliore d’Europa”.
L’attacco a Berlusconi e la difesa della propria libertà
Nel suo post, Renzi ha proseguito, mettendo in evidenza le contraddizioni all’interno del governo italiano, citando diversi membri del governo, tra cui il ministro Nordio, Tajani e Lollobrigida, accusandoli di errori e comportamenti inadeguati. Ha poi evidenziato come la difesa del governo Meloni da parte di Pier Silvio Berlusconi fosse inopportuna, soprattutto considerando le difficoltà interne che sta affrontando il governo italiano. “In questo scenario, Berlusconi junior attacca anche me. Evidentemente l’idea che si costruisca una tenda riformista fa paura a chi sostiene Meloni”, ha continuato Renzi.

La scelta di interrompere ogni collaborazione con Mondadori
Renzi ha spiegato che, a seguito di questo attacco personale, ha deciso di interrompere ogni collaborazione con Mondadori, la casa editrice di proprietà della famiglia Berlusconi, per la quale aveva scritto i suoi ultimi libri. Ha affermato con fermezza: “Non accetterò mai di scambiare la mia libertà per soldi. Posso rinunciare volentieri ai soldi di Berlusconi e della Mondadori ma non rinuncerò mai alla libertà di difendere la mia dignità”. Renzi ha sottolineato l’importanza di mantenere la libertà di esprimere opinioni politiche e di non restare in un gruppo editoriale dove l’azionista lo attacca sul piano personale.
Infine, Renzi ha ricordato il rapporto che aveva con Silvio Berlusconi, padre di Pier Silvio, affermando che, nonostante le divergenze politiche e le difficoltà, con lui c’era sempre stato un rispetto umano. “Silvio Berlusconi non l’avrebbe mai fatto. Con lui ho litigato, ho avuto momenti di scontro durissimo, ho perso palazzo Chigi. Ma con lui c’è sempre stato un rispetto umano di fondo che oggi manca più che mai”, ha concluso Renzi. Con un sorriso e la libertà nel cuore, l’ex presidente del Consiglio ha deciso di andare avanti nella sua battaglia politica.