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Calcio italiano sotto shock, morto in uno schianto spaventoso

Pubblicato: 10/07/2025 12:20

Aveva 25 anni, un’immensa passione per il calcio e una vita che sembrava finalmente aver trovato un equilibrio. Davide Bertolini, originario di Pontremoli, in Lunigiana, è morto tragicamente la mattina del 9 luglio in un incidente stradale lungo l’autostrada A12, nei pressi del casello di Collesalvetti, in provincia di Livorno. Viaggiava a bordo di un furgone aziendale per motivi di lavoro quando, per cause ancora da chiarire, il mezzo ha urtato un camion e si è schiantato contro il guardrail. L’impatto è stato fatale. Davide è morto sul colpo, mentre il collega alla guida è stato trasportato in ospedale in gravi condizioni.

Secondo una prima ricostruzione, il furgone stava effettuando una manovra di sorpasso. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i soccorritori del 118, l’elisoccorso Pegaso, la polizia stradale di Rosignano Marittimo e i vigili del fuoco. Nonostante la rapidità dei soccorsi, per Davide non c’è stato nulla da fare. La gravità dell’incidente ha comportato la chiusura temporanea dell’autostrada in entrambe le direzioni. La notizia ha scosso profondamente la comunità di Pontremoli, dove il giovane era conosciuto e molto amato.

Davide lavorava per una ditta che opera nel settore della telefonia. Era un ragazzo riservato ma solare, capace di lasciare il segno in chiunque lo incontrasse. Figlio di una famiglia stimata — padre pensionato, madre storica dipendente del Conad — aveva due sorelle, una gemella e una maggiore, e si era diplomato all’istituto Malaspina. Ma soprattutto, Davide era un calciatore vero. Uno di quelli che si guadagnano ogni minuto in campo con la grinta, l’impegno e la passione.

Aveva iniziato il suo percorso calcistico nelle giovanili della Pontremolese, mettendo subito in mostra talento e serietà. Poi, un momento difficile: una malattia lo aveva costretto lontano dal campo. Ma Davide non si era arreso. Si era rialzato con determinazione, ed era tornato a giocare. “Aveva parato alla grande”, ha raccontato Stefano Giannetti, presidente dell’Asd Pontremoli Football Club, ricordando le telefonate da Grosseto, dove lavorava, per essere certo di arrivare in tempo agli allenamenti.

Nell’ultimo anno militava proprio nel Pontremoli Fc, dove era stato riconfermato nonostante la retrocessione. Il tecnico Massimo Preti lo aveva premiato per il suo atteggiamento esemplare e il ruolo di leader silenzioso all’interno della squadra. Anche Angelo Pagani, amico di famiglia ed ex dirigente della Pontremolese, ha condiviso parole commosse: “Era felice. Aveva un lavoro, aveva appena iniziato a convivere con la fidanzata. Diceva sempre: lo sport guarisce tutto. E così era stato”.

In campo e nella vita, Davide era considerato un “giusto”. Umile, corretto, generoso. Chi lo conosceva ricorda quando, con un sorriso timido, diceva: “Non mi riconfermeranno mai”. Ma si sbagliava. Davide era apprezzato da tutti, rispettato e stimato. Sui social, le bacheche si sono riempite di messaggi e ricordi. “Ricorderemo sempre la tua voglia di fare ed essere gruppo”, ha scritto il Pontremoli Fc. Anche il Gsd Vallizeri e l’Asd Mulazzo hanno espresso profondo cordoglio per la perdita non solo di un bravo giocatore, ma di una persona speciale.

Davide se n’è andato forse nel momento più sereno della sua vita, quando tutto sembrava finalmente allinearsi: il lavoro, l’amore, il calcio. Un equilibrio fragile, spezzato in pochi secondi da un destino crudele. Ma chi lo ha conosciuto continuerà a portarlo nel cuore come esempio di forza e umanità.

In attesa di ulteriori accertamenti sulla dinamica dell’incidente, resta lo sconforto per una morte così improvvisa. Le indagini della polizia stradale proseguono, ma nel frattempo, Pontremoli si stringe attorno alla famiglia di Davide in un abbraccio collettivo, fatto di silenzi, lacrime e ricordi indelebili.

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Ultimo Aggiornamento: 10/07/2025 13:10

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