
Il sogno di Flavio Cobolli a Wimbledon si è fermato davanti a un gigante: Novak Djokovic. Ma è proprio da questa sconfitta che nasce una nuova favola. Sul prato più prestigioso del tennis, il giovane romano ha scritto il primo capitolo della sua storia tra i grandi, dimostrando grinta e una personalità da top player.
Cinque match da protagonista, una sfida ad armi pari contro uno dei re dell’erba e la consapevolezza di essere entrato tra i protagonisti del tennis che conta. Il Centrale di Wimbledon ha visto Cobolli lottare con coraggio, talento e una qualità sempre più riconoscibile. Sebbene il match sia terminato in quattro set (6-4 6-7 6-1 6-3), Flavio ha lasciato il campo tra gli applausi, con la promessa di un futuro ancora tutto da scrivere.
Djokovic sorprende: “Arriverai tra i top 10 al mondo”
La vera magia arriva nel post-partita. Proprio Djokovic, con l’esperienza di chi ha vinto 24 Slam, si avvicina e pronuncia parole che pesano come un’investitura: “Arriverai tra i top 10 al mondo”. Un attestato di stima che vale più di una coppa.
Djokovic non si risparmia: “Congratulazioni a Flavio per un grande torneo e una grande battaglia. Mi ha sorpreso per il coraggio con cui ha giocato, ha talento e lo vedremo ancora a lungo nel circuito”. Un endorsement che inorgoglisce Cobolli e che, in conferenza stampa, diventa carburante per nuove ambizioni.
“Forse avrei meritato il quinto set, ma sono comunque contento della mia condizione. Dopo la vittoria di Amburgo è cambiato tutto” ha spiegato il tennista romano, che ora guarda al futuro con occhi diversi.

Fognini, un’ispirazione che accende i sogni
Momenti di emozione anche fuori dal campo: Cobolli dedica il suo Wimbledon a Fabio Fognini, presente sugli spalti nel giorno del suo ritiro. “Gioco a tennis perché ho iniziato a vederlo in tv. È stato sempre il mio idolo. Se oggi il tennis italiano è a questo livello è merito suo. Mi ha ispirato nei momenti difficili”. Parole sincere che raccontano una generazione che si passa il testimone.
Il percorso di Flavio è luminoso. Solo un anno fa lottava tra qualificazioni e challenger, oggi è numero 19 nel ranking ATP e ha dimostrato di poter competere con i migliori. Maturità tecnica, gestione delle emozioni e una crescita esponenziale fanno del romano uno dei volti più freschi e promettenti del tennis italiano.
Intanto Djokovic si prepara alla semifinale contro Jannik Sinner: “Sono pronto ad affrontare Jannik”, annuncia. Ma in Italia, grazie a Cobolli, c’è un nuovo nome su cui puntare. La top 10? Ora non è più solo un sogno, ma un obiettivo reale.