
Una famiglia distrutta in poche ore, una tragedia immensa che ha sconvolto l’Italia e che ha commosso gli utenti, che sui social hanno pubblicato tanti messaggi per ricordare Fabio e Aurelio Marchioni, 36 e 68 anni, entrambi venuti a mancare in circostanze drammatiche. Una storia davvero terribile, iniziata nel pomeriggio di martedì 8 luglio.
Fabio, albergatore, è infatti rimasto vittima di un drammatico incidente. Il giovane, residente nella piccola comunità di Sestola sull’Appennino fra Modena e Bologna, si era tuffato in un fiume nella zona delle cascate del torrente Dardagna, in un punto in cui però le acque erano troppo base: ha battuto la testa sulle rocce, un impatto che si è rivelato fatale. Gli inquirenti non escludono, però, altre ipotesi.
A trovare il corpo senza vita di Fabio Marchioni alcuni turisti inglesi che hanno avvisato i soccorritori. Aurelio Marchioni, 68 anni, anche lui albergatore e padre di Fabio, si sarebbe ucciso poco dopo per il dolore, non lontano dal luogo della prima tragedia.

Il 68anne si sarebbe lanciato da un ponte, non reggendo al peso di non vedere più il figlio dopo averne perso un altro in passato. Una famiglia che già in passato aveva vissuto un altro momento dolorosissimo: un’altra figlia, di soli 6 anni, era morta in un drammatico incidente domestico mentre si trovava in casa. La piccola era stata fulminata dal phon, in bagno.
Il Comune di Sestola, in segno di lutto, ha rinviato alcuni eventi programmati per domani, venerdì e sabato: “Ci stringiamo al dolore della famiglia e dei cari, certi della comprensione di tutti”.

Sulla vicenda indagano i carabinieri, che stanno sentendo i testimoni e ricostruendo la dinamica della morte di Fabio Marchioni. Dalle prime informazioni, sembrerebbe che il 36enne non avesse dato alcun segno di volersi togliere la vita e i suoi amici non credono che si sia trattato di un gesto volontario. Il Comune di Sestola, in segno di lutto, ha rinviato alcuni eventi programmati per il resto della settimana. «Ci stringiamo al dolore della famiglia e dei cari, certi della comprensione di tutti», scrive il sindaco Fabio Magnani.