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“Ho il cancro”. Francesco prende comunque 100 alla maturità: la lotta massacrante, non ha mai mollato

Pubblicato: 10/07/2025 20:47
francesco de leva si diploma mentre cura un tumore

A 18 anni, Francesco De Leva ha conquistato il diploma di maturità con il massimo dei voti, un risultato straordinario che assume un significato ancora più profondo se si considera la battaglia che contemporaneamente stava combattendo. Diplomatosi con 100 e lode in grafica pubblicitaria presso l’Istituto Telese di Ischia, la sua storia ha rapidamente catturato l’attenzione, meritando l’elogio pubblico del Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che lo ha definito “un esempio di forza”.

Figlio d’arte, la passione per la creatività scorre nelle vene di Francesco, ereditata dal padre ceramista con il quale ha iniziato a collaborare fin da giovanissimo, affinando il suo talento e sviluppando una spiccata sensibilità artistica. Questo background lo ha preparato non solo a eccellere nel percorso di studi scelto, ma anche ad affrontare le sfide della vita con una prospettiva unica, forgiata dalla disciplina e dalla dedizione che il lavoro artigianale richiede. La sua maturità non è stata solo un traguardo accademico, ma la dimostrazione di una resilienza e di una determinazione fuori dal comune, capaci di trasformare ogni ostacolo in un trampolino di lancio per una crescita personale e professionale.

Una battaglia inaspettata

Un anno e mezzo prima del suo brillante diploma, la vita di Francesco ha subito una svolta improvvisa e drammatica. Una diagnosi di tumore alla spina dorsale lo ha costretto a intraprendere un percorso di cure impegnativo e doloroso. La necessità di accedere a trattamenti specialistici lo ha portato lontano dalla sua Ischia, trasferendosi all’ospedale Gaslini di Genova, un centro di eccellenza riconosciuto a livello nazionale per la cura di patologie complesse come la sua. Qui, tra le mura di un ambiente ospedaliero, lontano dalla familiarità della sua casa e dal calore dei suoi affetti più cari, Francesco ha iniziato la sua lotta più grande, affrontando terapie invasive e periodi di degenza prolungati con una forza d’animo ammirevole.

Il viaggio delle cure

Il cammino terapeutico di Francesco non si è concluso a Genova. Per essere più vicino alla sua famiglia e alla loro casa-laboratorio di Ischia, ha proseguito le cure in Puglia, a Martina Franca. Questo spostamento ha rappresentato un ulteriore adattamento, una nuova fase di una vita scandita da esami, visite e sessioni di trattamento. Nonostante la gravità della sua condizione e le sfide fisiche ed emotive che essa comportava, Francesco non ha mai smesso di dedicarsi ai suoi studi.

È stato proprio a Martina Franca, tra una terapia e l’altra, che ha trovato la concentrazione e l’ispirazione necessarie per preparare il lavoro finale su Frida Kahlo, un progetto che non era solo un requisito per l’esame di maturità, ma anche un simbolo della sua indomita volontà di continuare a creare, a esprimersi e a vivere appieno, nonostante le avversità. La scelta dell’artista messicana, icona di resilienza e capacità di trasformare il dolore in arte, non è stata casuale, rispecchiando forse in parte la sua stessa esperienza. La storia di Francesco De Leva è, dunque, molto più di un semplice racconto di successo accademico; è un inno alla perseveranza, un esempio luminoso di come la forza interiore possa illuminare anche i momenti più bui, trasformando la sofferenza in una testimonianza di straordinaria tenacia e speranza.

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