
Un pomeriggio segnato dall’emergenza ha avuto conseguenze significative sul traffico aereo in una delle aree più frequentate dai turisti. Un’intensa attività di soccorso è scattata a seguito dell’espandersi improvviso di un incendio, che ha richiesto misure precauzionali straordinarie anche in ambito aeronautico. La situazione ha coinvolto non solo i residenti ma anche centinaia di passeggeri in transito verso una delle principali destinazioni estive.
Nonostante lo scalo aeroportuale locale sia rimasto tecnicamente operativo, l’intensità del rogo e la vicinanza alla rotta di avvicinamento per gli aerei in arrivo ha obbligato le autorità a intervenire, chiudendo momentaneamente lo spazio aereo sopra la zona colpita dalle fiamme.

Voli dirottati e disagi per i passeggeri a causa di un incendio nell’entroterra
L’allarme è scattato nel pomeriggio del 10 luglio nei pressi di Su Trambuccone, località situata nell’entroterra di Olbia, lungo il tracciato della statale Sassari-Olbia. Un incendio di vaste proporzioni ha spinto le autorità competenti a chiudere temporaneamente lo spazio aereo sopra la zona per consentire le operazioni dei mezzi antincendio, tra cui elicotteri e canadair. Solo la gestione dell’aeroporto “Costa Smeralda” è stata comunque mantenuta attiva, ma la criticità ha interessato i voli in arrivo, costringendo a dirottamenti su altri scali.
Secondo quanto riferito dalla società di gestione Geasar, i passeggeri in arrivo sono stati reindirizzati verso Cagliari, Alghero e Roma. Due collegamenti da Monaco di Baviera sono stati fatti atterrare nel capoluogo sardo, mentre un altro volo da Basilea è stato dirottato su Fiumicino. Medesimo destino per un volo proveniente da Berlino, anch’esso indirizzato su Cagliari. Le operazioni di volo sono state dunque rimodulate, causando ritardi e lunghe attese per i viaggiatori già presenti all’aeroporto gallurese.
Massiccio dispiegamento di forze sul fronte del fuoco
Nel frattempo, nella zona colpita dal rogo, sono impegnate numerose squadre antincendio del Corpo forestale, dei vigili del fuoco e volontari della protezione civile. Sul posto anche elicotteri regionali e un canadair nazionale, attivi nel tentativo di contenere le fiamme che minacciano la macchia mediterranea e le infrastrutture circostanti. Al momento non si segnalano feriti, ma l’attenzione resta alta per via della variabilità del vento e del potenziale pericolo per la viabilità e le strutture presenti nell’area.