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Italia, manifestazione degenera: scoppia il caos in strada, volano addirittura transenne

Pubblicato: 10/07/2025 18:21
scontri manifestazione disoccupati napoli

La mattinata si era aperta con un’aria tesa, un’attesa carica di speranza e frustrazione. Centinaia di persone, con anni di precarietà alle spalle e la promessa di un futuro migliore davanti, si erano radunate. Era il giorno che avrebbe dovuto segnare una svolta, l’opportunità di accedere a percorsi lavorativi attesi da tempo. Ma la promessa si è infranta quasi subito. La piattaforma digitale, il crocevia delle loro aspirazioni, ha mostrato subito gravi malfunzionamenti. Bug, accessi indesiderati, blocchi improvvisi: il sistema è andato in crash, trasformando la speranza in rabbia.

La delusione ha presto lasciato il posto a una protesta veemente. Una marea umana si è riversata per le strade, il grido di chi si sentiva tradito ha risuonato per la città. La situazione è degenerata rapidamente. L’iniziale manifestazione pacifica si è trasformata in uno scontro, con i manifestanti che, accecati dalla frustrazione, hanno danneggiato arredi urbani e si sono scontrati con le forze dell’ordine. Il bilancio finale è stato drammatico: decine di feriti, inclusi agenti di polizia, e alcuni manifestanti arrestati.

Lo scoppio della protesta

Giovedì 10 luglio, a Napoli, la mattinata ha preso una piega inaspettata a causa del cosiddetto “Click Day”, un’iniziativa volta a far accedere disoccupati e inoccupati di lunga durata a tirocini di inserimento lavorativo. La procedura, che avrebbe dovuto offrire un’opportunità a 800 persone, è stata funestata fin dall’inizio da gravi malfunzionamenti della piattaforma online. I disoccupati organizzati hanno denunciato “bug iniziali, accessi effettuati da terzi, log-in bloccati”, rendendo di fatto impossibile per molti completare la propria candidatura.

La frustrazione è esplosa in una protesta che ha preso il via all’esterno della Prefettura. Il corteo, non autorizzato secondo le forze dell’ordine, ha poi proseguito in via Toledo. Qui, secondo quanto ricostruito dalla Questura, i manifestanti avrebbero danneggiato suppellettili, rovesciando sacchi di rifiuti e tavolini, segno evidente della crescente esasperazione.

Gli scontri e le conseguenze

La tensione è salita ulteriormente quando il corteo ha raggiunto via Acton. Qui, stando alla Questura, i manifestanti avrebbero tentato di bloccare gli imbarchi e le partenze al Molo Beverello, mettendo a rischio l’incolumità dei turisti. La Polizia è intervenuta caricando i manifestanti per respingerli. Gli scontri sono proseguiti poi all’esterno della Questura, dove la situazione è rimasta critica.

Il bilancio degli scontri è pesante: decine di feriti tra i manifestanti e otto poliziotti feriti, inclusi due funzionari della Digos, uno dei quali ha riportato una prognosi di 30 giorni. Tre manifestanti sono stati portati in Questura per accertamenti, e alla fine due di loro sono stati arrestati con le accuse di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento. Per loro è previsto un giudizio per direttissima il giorno successivo. I promotori del corteo sono stati inoltre denunciati per mancato preavviso della manifestazione.

Le voci dei disoccupati e dei sindacati

I disoccupati coinvolti nella protesta appartengono a storici gruppi di disoccupati organizzati di Napoli. In una nota, hanno ribadito la loro denuncia sul presunto malfunzionamento della piattaforma per il click day, definendo la procedura “totalmente crashata” dopo “10 anni di lotte, incontri, tavoli istituzionali”. Hanno inoltre criticato la procedura di selezione basata sulla “temporalità” dell’accesso, ritenuta farraginosa e ingiusta. Per l’indomani, hanno annunciato una nuova manifestazione davanti alla Questura.

Anche il sindacato di Polizia Siulp, attraverso le parole del Segretario Generale Felice Romano, ha espresso la sua posizione. Romano ha condannato la violenza contro gli agenti, affermando che i disoccupati “hanno riversato immotivatamente la loro rabbia verso i poliziotti” e denunciando “ulteriori atti di violenza contro i poliziotti” da parte di gruppi come il “Movimento di lotta disoccupati 7 novembre” e il “cantiere 167 Scampia”.

L’intervento del comune di Napoli

Di fronte alla gravità della situazione, il Comune di Napoli ha preso posizione. Durante una riunione del consiglio comunale, i capigruppo consiliari hanno ricevuto una delegazione di disoccupati. A seguito dell’incontro, è stato approvato un documento congiunto firmato dalla presidente Enza Amato e dall’assessora al Lavoro Chiara Marciani. Il documento, indirizzato al sottosegretario Claudio Durigon e al prefetto Michele Di Bari, ha evidenziato le irregolarità denunciate dai disoccupati nella procedura del “click day”. Il Comune ha chiesto la sospensione immediata della procedura per effettuare opportune verifiche e, se le irregolarità dovessero essere accertate, l’annullamento al fine di garantire trasparenza e pari opportunità a tutti i soggetti interessati.

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