
Un ritrovamento insolito ha attirato l’attenzione dei cittadini e delle autorità, sollevando non poca curiosità. In un periodo in cui l’abbandono indiscriminato dei rifiuti è al centro di molte segnalazioni urbane, un oggetto fuori dal comune ha fatto il giro dei social, generando sorpresa, ironia e anche interrogativi. Si tratta di un episodio curioso che ha coinvolto operatori ecologici, passanti e persino un’impresa di onoranze funebri.
In estate le città si svuotano, ma davanti ai cassonetti restano spesso oggetti abbandonati: materassi, mobili, elettrodomestici. Ma stavolta è comparso qualcosa di ben diverso, mai visto prima.

Una bara lasciata in strada: il mistero di via Paisiello
È accaduto a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, precisamente in via Giovanni Paisiello, nei pressi di un’ecoisola. A segnalare la presenza di un coperchio di bara in legno scuro è stato un passante, che ha notato l’oggetto abbandonato e lo ha fotografato. L’immagine è poi stata condivisa sui social da Paola Bragantini, presidente della società di igiene urbana Amiat, stupita da un simile ritrovamento: “In tanti anni non mi era mai capitato”.
Il feretro, perfettamente integro e corredato da un numero di ritiro, ha destato immediatamente attenzione. La stranezza del ritrovamento ha sollevato dubbi anche sulla provenienza e sul motivo dell’abbandono. Ma poco dopo è arrivata la spiegazione.
La spiegazione di chi l’ha lasciato lì
Il proprietario del coperchio è Lorenzo Mogliotti, 32 anni, titolare di un’impresa funebre della zona. Ha raccontato di averlo conservato per anni, dopo averlo ricevuto da un cliente anziano che si era procurato la bara in anticipo per la propria sepoltura. “Era un feretro fuori norma”, ha spiegato, “non potevamo usarlo per il funerale”. Così la cassa fu sostituita, ma il coperchio fu tenuto come ricordo e persino riutilizzato come decorazione per Halloween.
Di recente, durante una pulizia del garage, Mogliotti ha deciso di disfarsene, ma senza sapere come smaltirlo. Ha quindi compilato la richiesta di ritiro online presso Amiat, selezionando la categoria “mobiletto” per mancanza di opzioni più adatte. Così è finito accanto al cassonetto, attirando inevitabilmente l’attenzione.
Una storia tanto bizzarra quanto emblematica di come anche gli oggetti più insoliti possano raccontare frammenti di vita e di città.