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“Mamma…”. Andrea muore così a soli 19 anni, il giorno dopo la madre riceve il suo ultimo messaggio

Pubblicato: 10/07/2025 14:46

Andrea aveva solo 19 anni e una vita davanti, ma il tumore non gli ha lasciato scampo. Viveva a Frescada di Preganziol, in provincia di Treviso, e ha affrontato la malattia con coraggio, sempre accanto alla sua famiglia. Dopo la sua morte, avvenuta il 5 luglio, la madre ha ricevuto un messaggio sul cellulare: “Ti voglio bene, mamma”. Era il giorno del suo compleanno. Un gesto d’amore struggente che ha commosso tutta la comunità del Trevigiano.

Andrea Falcone, per tutti semplicemente “Falco”, era un ragazzo pieno di vita. Studiava all’università, aveva tanti amici e adorava la sua famiglia. Era appassionato di moto e sognava di tornare a guidarla non appena si fosse ripreso. Da tempo combatteva contro un tumore aggressivo, ma non si era mai lasciato abbattere. Continuava a sorridere, a progettare il futuro, a scrivere messaggi di speranza anche per chi stava peggio di lui. Era molto legato al nonno, figura di riferimento nei momenti più duri.

Il giorno successivo alla sua scomparsa, la madre ha ricevuto un messaggio programmato da Andrea: “Ti voglio bene, mamma”. Poche parole, ma cariche di amore. Andrea lo aveva scritto in anticipo, per farlo arrivare proprio nel giorno del compleanno della madre. Quel gesto ha commosso chiunque ne sia venuto a conoscenza, trasformando il dolore in una forma altissima di tenerezza e attenzione filiale.

Al funerale, celebrato a Dosson di Casier, erano presenti centinaia di persone. Amici, conoscenti, compagni di scuola, insegnanti e semplici cittadini hanno riempito la chiesa e il piazzale esterno. Il dolore della madre, del padre e del fratello è stato condiviso da un’intera comunità. Un applauso commosso ha accompagnato l’uscita del feretro, avvolto dai messaggi d’affetto raccolti nei giorni precedenti.

Andrea, anche da malato, si spendeva per aiutare gli altri. Partecipava ad attività solidali, si interessava ai problemi sociali e sosteneva i bambini malati come lui. Chi lo ha conosciuto lo descrive come un ragazzo solare, capace di infondere energia positiva anche nei momenti più difficili. “Non si è mai lamentato, neppure nei giorni peggiori”, ha raccontato chi gli è stato vicino.

Il suo impegno, la sua forza e la sua umanità hanno lasciato un segno indelebile in chi lo ha conosciuto. Andrea non era solo un ragazzo in lotta con una malattia: era una presenza viva, un esempio di resilienza, una testimonianza di come si possa vivere con dignità anche nel dolore.

Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha voluto ricordarlo con un messaggio ufficiale di cordoglio. “Ci lascia una grande lezione di vita. Il gesto d’amore verso sua madre ci commuove profondamente. La forza e il coraggio con cui ha affrontato la malattia sono un esempio per tutti”, ha dichiarato.

La comunità di Preganziol, scossa ma unita, ha stretto in un unico abbraccio la famiglia Falcone. Tra le tante frasi lasciate sui social o scritte sui bigliettini portati al funerale, una le riassume tutte: “Ciao Falco, ci hai insegnato a volare alto anche restando fermi”.

E ora, nel silenzio lasciato dalla sua assenza, resta la memoria viva di un giovane che ha saputo amare, lottare e donare, fino all’ultimo istante.

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