
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha messo in evidenza una forte connessione tra le difficoltà nella riscossione dei tributi locali e la crisi finanziaria che colpisce molti enti locali. Durante un’audizione alla Camera sul federalismo fiscale, ha proposto la creazione di un nuovo organismo, oppure una sezione apposita all’interno dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con l’obiettivo di rafforzare l’esazione dei tributi locali. Attualmente, i Comuni italiani hanno affidato all’Agenzia delle Entrate la riscossione di crediti per un totale di 26 miliardi di euro, ma solo 6 miliardi risulterebbero effettivamente riscuotibili — e anche questi faticano a essere incassati. Secondo Giorgetti, la questione dipende sia dalla mancanza di capacità organizzativa da parte dei Comuni, sia dalle priorità operative dell’Agenzia, che tende a privilegiare i crediti più elevati: “È più conveniente rincorrere 250 mila euro di Irpef che 250 euro di Tari”, ha osservato.
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Il nuovo sistema di riscossione dei tributi locali
Il vero nodo, secondo il ministro, è che l’autonomia fiscale dei Comuni è ormai al limite. Sebbene in teoria esistano ancora margini di manovra — come 1,6 miliardi sulle addizionali Irpef e 1 miliardo sull’Imu — si tratta di cifre insufficienti. “Serve una soluzione concreta, altrimenti non se ne esce”, ha dichiarato Giorgetti, rilanciando l’idea di una riforma complessiva del sistema di riscossione. Sebbene l’affidamento dei crediti all’Agenzia delle Entrate-Riscossione sia teoricamente vantaggioso, soprattutto per i piccoli Comuni che possono beneficiare di economie di scala e di strumenti digitali avanzati, nella pratica i risultati non migliorano in modo significativo.

Cosa cambia per i cittadini
Giorgetti vuole quindi istituire un nuovo soggetto specializzato, che lavori in sinergia con l’ANCI, l’Agenzia delle Entrate, Sogei e PagoPA, sfruttando appieno l’interconnessione tra le banche dati pubbliche per rendere la riscossione dei tributi locali più efficiente. Per i cittadini, la proposta del ministro Giorgetti potrebbe tradursi in una riscossione dei tributi locali più efficace e puntuale. Questo significa che tasse come la Tari o l’Imu verrebbero incassate con maggiore regolarità, riducendo l’evasione ma anche aumentando la pressione fiscale su chi non ha mai evaso. In prospettiva, una gestione più efficiente potrebbe migliorare i servizi locali, ma nel breve periodo potrebbe portare a controlli più stretti e riscossioni più rapide da parte dei Comuni.