
Ancora loro. Ancora Jannik Sinner contro Novak Djokovic. Il tennis moderno non conosce rivalità più avvincente e carica di significati di quella tra l’astro nascente italiano e la leggenda serba. Un mese dopo l’epica semifinale al Roland Garros, che ha visto Sinner trionfare in tre set, i due giganti si ritrovano sul sacro prato di Wimbledon, nel penultimo atto di quello che si preannuncia l’ennesimo capitolo di una saga sportiva senza fine.
Sarà il decimo confronto diretto, una cifra che, pur raccontando una storia relativamente breve, è densa di scontri memorabili e cambi di guardia. Il bilancio, incredibilmente equilibrato, parla di 5 vittorie per Djokovic e 4 per Sinner, ma è il trend recente a far sognare l’Italia: Jannik ha infatti inanellato quattro successi consecutivi contro il suo illustre avversario, prestazioni che resteranno negli annali di questo sport.

Le origini di una rivalità predestinata
Il primo, storico, incrocio tra Djokovic e Sinner ci riporta al secondo turno del Masters 1000 di Montecarlo nel 2021. Quel giorno, un giovane Jannik, non ancora ventenne e numero 19 del ranking, affrontava il mostro sacro Novak. La vittoria del serbo fu agile, un 6-4 6-2 che non lasciò scampo all’azzurro, allora riconoscibile per la sua maglietta bordeaux e il cappellino grigio. Eppure, nonostante la sconfitta, Djokovic dimostrò una lungimiranza quasi profetica nelle interviste post-match, dichiarando: “Jannik è il futuro, ma anche il presente del tennis.” Parole che, con il senno di poi, suonano come una benedizione, un’investitura da parte di chi, forse, aveva già intuito la grandezza del ragazzo altoatesino.
I primi ostacoli sull’erba sacra
Il palcoscenico di Wimbledon è stato il teatro dei successivi due atti di questa rivalità, entrambi a favore di Djokovic. Nel 2022, ai quarti di finale, Sinner sfiorò l’impresa, portandosi in vantaggio di due set. Ma la resilienza e l’esperienza del serbo ebbero la meglio, con Djokovic capace di rimontare un incredibile 5-7 2-6 6-3 6-2 6-2, dimostrando ancora una volta la sua tempra da campione inossidabile. Un anno dopo, sempre a Wimbledon e sempre in semifinale, il copione si ripeté, sebbene con un esito più netto: 6-3 6-4 7-6 per Novak. Il commento di Sinner, seppur intriso di delusione per le occasioni mancate, rivelava una crescente consapevolezza: “Non ho sfruttato le mie occasioni” disse, per poi aggiungere con una determinazione quasi sibillina: “Mi sento più vicino a Nole.” Parole che, in quel momento, avrebbero potuto sembrare un vago desiderio, ma che di lì a poco si sarebbero trasformate in una cruda realtà per il serbo.
L’ascesa di sinner: quattro vittorie che hanno cambiato la storia
E quelle sensazioni di “vicinanza” si tramutarono ben presto in un sorpasso inarrestabile. Pochi mesi dopo la sconfitta di Wimbledon 2023, alle ATP Finals di Torino, Sinner ottenne la sua prima, storica vittoria contro il numero uno del mondo nel round robin. Un match epico, durato oltre tre ore, culminato in un drammatico 7-5 6-7 7-6. Fu un segnale chiaro: l’equilibrio stava cambiando. Seppur Djokovic si prese l’immediata rivincita nella finale del torneo di Torino (6-3 6-3) solo cinque giorni dopo, la diga era ormai stata rotta.
Da quel momento, è stato un crescendo rossiniano per Jannik. La serie di vittorie consecutive contro Djokovic, che ha portato il bilancio a suo favore nel recente passato, è stata un’autentica dimostrazione di forza e maturità. In semifinale di Coppa Davis 2023, Sinner ha avuto la meglio con un 6-2 2-6 7-5, un successo fondamentale per la storica conquista dell’insalatiera da parte dell’Italia. Poi, la consacrazione definitiva è arrivata nella semifinale degli Australian Open 2024, dove Sinner ha dominato con un 6-1 6-2 6-7 6-3, un preludio al suo primo titolo Slam. La striscia vincente è proseguita nella finale del Masters 1000 di Shanghai, chiusa con un convincente 7-6 6-3.
Il culmine di questa incredibile serie è arrivato solo un mese fa, nella semifinale del Roland Garros, dove Sinner ha inferto a Djokovic un netto 6-4 7-5 7-6, un risultato che ha segnato un’altra pietra miliare nella sua carriera. Quattro successi consecutivi che non solo hanno capovolto la percezione di questa rivalità, ma che infondono in Sinner una fiducia inarrestabile in vista del prossimo capitolo.

Wimbledon 2025: il crocevia delle leggende
La semifinale di Wimbledon 2025 non è un semplice incontro di tennis; è un crocevia storico. Per Jannik Sinner, questa sfida rappresenta l’opportunità di raggiungere la sua prima finale sul prato di Wimbledon, un sogno che si avvicina sempre più alla realtà. Per Novak Djokovic, è forse l’ultima, grande occasione per tentare l’assalto al 25esimo titolo Slam, un traguardo che lo consegnerebbe definitivamente alla leggenda come il tennista più titolato di tutti i tempi.
La posta in gioco è altissima, le aspettative sono alle stelle. Chi prevarrà in questa decima battaglia tra i due titanici contendenti? Sarà Sinner a continuare la sua ascesa inarrestabile, o Djokovic a trovare quella scintilla di resilienza che lo ha sempre contraddistinto nei momenti cruciali? Il mondo del tennis trattiene il fiato, pronto ad assistere all’ennesima, indimenticabile, puntata della sfida infinita tra Sinner e Djokovic.