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Wimbledon, il curioso allenamento di Sinner prima del match con Djokovic

Pubblicato: 10/07/2025 18:45

In un’atmosfera carica di elettricità, Wimbledon si prepara ad accogliere una delle sfide più attese del torneo: la semifinale tra il numero uno al mondo, Jannik Sinner, e il leggendario Novak Djokovic. Questo incontro, che si preannuncia come una vera e propria battaglia sul sacro manto erboso del Centre Court, è fissato per domani, venerdì 11 luglio. Sarà il secondo match in programma, a seguire l’altra avvincente semifinale tra Carlos Alcaraz e Taylor Fritz, garantendo agli appassionati una giornata di tennis di altissimo livello. Sinner arriva a questo appuntamento cruciale forte della sua prestazione finora più convincente ai Championships, che lo ha visto superare Ben Shelton con un netto 7-6(2), 6-4, 6-4. Una vittoria autorevole che ha spazzato via ogni dubbio sulle sue condizioni fisiche, in particolare sul gomito, nonostante avesse saltato un allenamento pre-partita. La sua scalata alla semifinale contro Djokovic è il frutto di un tennis impeccabile, dimostrando una maturità e una determinazione degne di un numero uno.

Dall’altra parte della rete, Novak Djokovic si presenta a questa quattordicesima semifinale di Wimbledon con la consueta aura di imbattibilità, forte della sua vittoria in quattro set contro Flavio Cobolli. Il serbo, detentore di numerosi record su questa superficie, rappresenta per Sinner l’ostacolo più grande verso la finale. La posta in gioco è altissima: per Sinner, l’opportunità di consolidare la sua posizione al vertice e conquistare la sua prima finale a Wimbledon; per Djokovic, la possibilità di continuare a scrivere la storia e aggiungere un altro capitolo alla sua leggendaria carriera. L’incrocio tra la gioventù e la forza emergente di Sinner e l’esperienza e la maestria di Djokovic promette uno spettacolo indimenticabile, un vero e proprio scontro generazionale che terrà col fiato sospeso milioni di tifosi in tutto il mondo.

sinner djokovic

La preparazione del campione

Alla vigilia di questa titanica sfida, l’attenzione si è concentrata sulla preparazione di Jannik Sinner. Il numero uno al mondo è tornato in campo sull’erba di Aorangi Park per affinare gli ultimi dettagli in vista della semifinale. La sua presenza, nonostante le incertezze iniziali legate al gomito, ha rassicurato staff e tifosi. Sinner si è presentato nuovamente con il manicotto a protezione del gomito, un chiaro segnale di cautela e attenzione verso un punto nevralgico della sua condizione fisica. Questo accorgimento dimostra la meticolosità con cui il team di Sinner sta gestendo ogni aspetto della sua preparazione, non lasciando nulla al caso.

L’allenamento di Sinner è stato caratterizzato da un’elevata intensità fin dalle battute iniziali. A differenza di precedenti sessioni in cui l’aumento della velocità era stato graduale, come accaduto con Jacopo Vasamì, questa volta Sinner ha subito spinto al massimo, scaldandosi con il giovane azzurro Pierluigi Basile. Questo approccio più aggressivo all’allenamento suggerisce una ritrovata fiducia nelle proprie condizioni e la volontà di affrontare la semifinale con la massima prontezza. Ogni scambio, ogni colpo, è stato eseguito con una concentrazione palpabile, evidenziando la determinazione di Sinner a presentarsi al meglio per la sfida con Djokovic.

Il rituale del “grounding”

Al termine dell’intensa sessione di allenamento, Jannik Sinner ha sorpreso molti con un gesto insolito ma significativo: ha compiuto qualche giro di corsa a piedi nudi sull’erba. Questa pratica, nota come “grounding” o “earthing”, è una tecnica volta a ritrovare il contatto diretto della pianta del piede con la terra. Il principio alla base è che il contatto con la superficie terrestre permetta alle terminazioni nervose del piede di rigenerare il fisico grazie al rilassamento, aiutando l’atleta a scaricare la tensione accumulata dopo una sessione di lavoro così impegnativa. Questo rituale, apparentemente semplice, sottolinea la ricerca di Sinner di un benessere olistico e di un equilibrio mentale, elementi cruciali per affrontare una partita del calibro della semifinale di Wimbledon. È un esempio della sua attenzione non solo alla preparazione fisica e tecnica, ma anche al recupero e al benessere psicofisico, fondamentali per affrontare le pressioni di un torneo così prestigioso.

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