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Scoppia incendio al porto, divorato lo yacht di lusso: panico e urla, danno enorme

Pubblicato: 11/07/2025 11:41
Saint Tropez yacht fiamme

In una serata limpida d’estate, quando il sole tramonta tardi e la brezza del mare carezza le coste del Mediterraneo, tutto sembra perfetto. Le luci dei locali si riflettono sull’acqua, i tavoli dei ristoranti sul porto sono pieni, le risate si mescolano al tintinnio dei calici. Eppure, anche in un luogo iconico come la Costa Azzurra, basta un attimo per spezzare l’incantesimo. Basta un odore acre di fumo, un lampo improvviso, e la tranquillità si trasforma in panico.
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È successo in uno dei luoghi più esclusivi d’Europa, dove la ricchezza sfila sul bagnasciuga e i superyacht sono parte integrante del paesaggio. Ma tra quei giganti del mare ormeggiati come sculture galleggianti, uno ha preso fuoco. E in pochi minuti, il lusso si è trasformato in rovina.

Superyacht in fiamme nel porto di Saint-Tropez

A essere avvolto dalle fiamme è stato il Sea Lady II, un superyacht britannico da 80 milioni di sterline, ancorato nel porto di Saint-Tropez, cuore pulsante della mondanità francese. L’incendio è scoppiato nella serata di ieri, poco dopo le 20, e ha subito attirato l’attenzione di centinaia di turisti presenti lungo la banchina.

Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco del dipartimento del Var, le fiamme si sono propagate rapidamente, partendo dalla prua e coinvolgendo in breve tempo i ponti inferiori. Nonostante il pronto intervento dei soccorritori, le operazioni di spegnimento si sono rivelate complesse e si sono protratte fino a mezzanotte. La struttura dello yacht, lunga 42 metri, è stata completamente devastata.

Due membri dell’equipaggio, di 24 e 35 anni, sono stati tratti in salvo e trasportati in ospedale con sintomi da inalazione di fumo. Non si registrano altri feriti.

Danni incalcolabili e indagini in corso

Il Sea Lady II era stato recentemente ristrutturato nel 2023 e navigava sotto bandiera maltese. Originariamente costruito nel 1986 nei cantieri Souter, sull’Isola di Wight, il superyacht era noto anche per il suo passato prestigioso, essendo stato inizialmente battezzato D’Angleterre II. Oggi poteva ospitare fino a dieci passeggeri in cinque cabine di lusso, con un equipaggio di otto persone.

Il suo valore commerciale, stimato intorno ai 94 milioni di euro, ne faceva una delle imbarcazioni più esclusive della zona. In alta stagione veniva noleggiato per circa 82mila euro a settimana, rendendolo accessibile solo a una clientela di miliardari e celebrità internazionali.

Al momento le cause dell’incendio restano sconosciute. Le autorità francesi hanno avviato un’indagine per accertare l’origine del rogo e non si esclude nessuna ipotesi. Il proprietario dello yacht non è stato identificato né si trovava a bordo al momento dell’accaduto.

La paura dei residenti e le misure di sicurezza

A preoccupare maggiormente i pompieri durante le operazioni è stato il rischio che le fiamme potessero coinvolgere le imbarcazioni ormeggiate accanto. “Le barche vicine sono state immediatamente allontanate per sicurezza”, ha spiegato un portavoce dei soccorsi. Sono state inoltre installate barriere anti-inquinamento, poiché si temeva un possibile affondamento dell’imbarcazione e la conseguente fuoriuscita di carburante o sostanze tossiche in mare.

La scena, avvenuta proprio di fronte all’ufficio turistico di Saint-Tropez, è stata documentata in tempo reale da decine di video e fotografie. I social si sono rapidamente popolati di immagini del superyacht in fiamme, diventando virali nel giro di poche ore.

Il lato oscuro del lusso in Costa Azzurra

Quello che doveva essere un altro giorno di ordinaria bellezza nella perla della Costa Azzurra si è trasformato in uno spettacolo drammatico e surreale. Saint-Tropez, resa celebre negli anni ’50 da Brigitte Bardot, è da sempre simbolo di eleganza, cinema e dolce vita. Ma anche in questo angolo di mondo apparentemente perfetto, il fuoco può distruggere in pochi minuti ciò che è stato costruito in anni.

Il caso del Sea Lady II riapre anche il dibattito sulla sicurezza nei porti turistici, specialmente durante l’alta stagione, quando la concentrazione di imbarcazioni di lusso è massima. Per ora, restano le ceneri di uno yacht da sogno, l’eco di una serata che nessuno dimenticherà e una domanda ancora aperta: come è potuto succedere?

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