
I tennisti che arrivano in fondo agli Slam vincono montepremi da sogno, cifre che le persone comuni possono soltanto sognare. E se è vero che le spese per mantenere lo staff, per i frequenti viaggi e per i soggiorni sono molto alte, lo è anche che i margini sono davvero notevoli per chi approda alle finali di uno Slam. Ma evidentemente a qualcuno non basta.
La Swiatek “beccata” dalle telecamere
Iga Swiatek è protagonista indiscussa, e non solo per le sue vittorie a Wimbledon. Ex numero uno del mondo, in ripresa tecnica e fisica dopo la breve squalifica per un doping involontario che le ha causato difficoltà psicologiche e un periodo di appannamento, la campionessa polacca è stata “beccata” mentre sottraeva qualcosa dopo una partita.
Oltre ai colpi vincenti e all’energia sul campo, Iga ha così aggiunto un nuovo segno distintivo alla sua storia. Appena archiviata la vittoria nei quarti contro Samsonova, le telecamere l’hanno infatti immortalata mentre “rubava” (con ironia e charme) gli asciugamani del All England Club. Un gesto che ha subito scatenato i social.

Una routine che fa tendenza
Per la prima volta, Swiatek vola in semifinale sull’erba londinese, ambiente che finora le aveva regalato meno soddisfazioni rispetto ad altre superfici. Ma, oltre al trionfo sportivo, spicca il suo rituale fuori dal comune.
Non appena ha posato il borsone in panchina, la numero 4 del mondo ha chiesto altri asciugamani a un raccattapalle, che si è subito dato da fare per consegnarle i preziosi accessori firmati Wimbledon.
Il gesto “shhh” e la collezione segreta
Quando si è resa conto di essere sotto l’occhio delle telecamere, Iga ha giocato con il pubblico: dito davanti alla bocca, come per dire “shhh”, quasi volesse tenere segreto il suo piccolo “furto bianco”. Non è certo la prima volta: già nei turni precedenti, la tennista era stata pizzicata mentre raccoglieva più asciugamani del dovuto.
Intervistata sul tema, Swiatek ha confermato con sincerità: “È un argomento di cui nessuno parla mai. Noi adoriamo i nostri asciugamani. Ogni volta che torno da uno Slam penso di avere almeno 10 amici e 10 familiari che li vogliono. Mi spiace ragazzi. Mi dispiace Wimbledon. Non so se dovrei farlo”. (continua dopo la foto)

Ormai, la missione asciugamani è una vera e propria passione. “Ne ho un sacco a casa. Fidati. Non me ne servono molti altri. Se dovessi giocare in tour per altri 15 anni… non ci posso nemmeno pensare. Penso che dovrò costruire un’altra stanza in casa solo per gli asciugamani del Grande Slam”, ha raccontato tra le risate.
Il lato rock di una fuoriclasse
Un rito simbolico e innocuo che mostra l’anima rock e autoironica di una campionessa determinata e amatissima. Ora la semifinale la attende contro Bencic, ma intanto Wimbledon deve fare i conti con la simpatica “emergenza” delle scorte di asciugamani.