
C’era il sole, il rumore del mare poco distante e una leggera brezza che accarezzava i vestiti. Alcuni passanti camminavano in direzione della spiaggia, forse con l’idea di trovare un angolo di refrigerio, forse solo per distrarsi da una giornata come tante. Nulla lasciava immaginare ciò che avrebbero scoperto pochi metri più in là. Nessun indizio, nessun allarme. Solo un oggetto fuori posto, in un punto in cui non avrebbe dovuto esserci niente.
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Un sacco. Di quelli grandi, spessi, il tipo che si usa per contenere materiali pesanti o ingombranti. Era abbandonato in silenzio, nascosto appena dietro un edificio. Non puzzava, non sembrava muoversi. Eppure qualcosa ha spinto chi passava a fermarsi, a guardare meglio. Bastano pochi secondi per capire che non si tratta di rifiuti. Bastano pochi altri per far partire la chiamata alla polizia.
Il cadavere scoperto nel Messinese
Siamo in Sicilia, sulla costa tirrenica della provincia di Messina. Il sacco è stato notato nel primo pomeriggio del 10 luglio, dietro un ristorante nella zona di Ponente, al confine tra Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto, nei pressi del quartiere Bastione. Alcuni passanti, diretti verso la spiaggia, si sono avvicinati e hanno lanciato l’allarme. Nel giro di pochi minuti l’area è stata isolata, la strada chiusa e sul posto sono intervenuti la polizia, il medico legale e il pubblico ministero di turno.
All’interno del sacco è stato rinvenuto il corpo senza vita di un uomo. L’analisi preliminare ha rivelato che è stato ucciso con tre colpi di arma da fuoco, probabilmente nella stessa mattinata del ritrovamento. L’omicidio, per modalità e contesto, appare da subito inquietante. Nessun segnale, nessuna denuncia di scomparsa immediatamente collegabile al ritrovamento. Le indagini partono da zero.

La vittima è un uomo di 84 anni, Salvatore Italiano
Poche ore dopo, la vittima viene identificata: si tratta di Salvatore Italiano, 84 anni, residente nel quartiere Fiumarella di Milazzo. L’uomo, secondo quanto emerso dai primi accertamenti, non aveva precedenti penali. Una figura apparentemente tranquilla, senza legami noti con ambienti criminali. Un dettaglio che complica ulteriormente il lavoro degli investigatori, costretti a interrogarsi sul movente dell’omicidio.
Il corpo, abbandonato dietro un’attività commerciale, non sembrava essere stato trasportato da molto. L’ipotesi è che l’uomo sia stato ucciso altrove e poi spostato sul luogo del ritrovamento, ma nulla viene ancora escluso. La scientifica ha effettuato i rilievi, mentre si passa ora alla fase delle verifiche su telecamere di sorveglianza e tracciati telefonici.

Acquisite le telecamere e sentiti i testimoni
Gli agenti stanno passando al vaglio i filmati di videosorveglianza della zona, con la speranza di individuare chi abbia lasciato il sacco sul retro del ristorante. Nel frattempo, è stato sentito anche il titolare dell’attività, che ha raccontato di aver scoperto quanto stava accadendo solo grazie a un corriere. «Mi ha detto che non poteva passare da via Capuana perché avevano trovato un uomo morto», ha spiegato. Un dettaglio che testimonia quanto tutto si sia svolto nel silenzio e nella sorpresa generale.
Oggi si cerca di capire chi fosse Salvatore Italiano: la sua vita privata, le sue abitudini, le relazioni. Tutto potrebbe essere rilevante per dare un nome a chi ha compiuto un gesto tanto violento quanto inspiegabile. Gli investigatori non hanno dubbi sulla matrice dolosa dell’atto, ma il contesto in cui si è consumato lascia ancora molte domande aperte.