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“Sarai la prossima Giulia”: condannato l’ex concorrente di Amici, cosa fece alla compagna

Pubblicato: 11/07/2025 17:31

Aveva parole taglienti come lame e uno sguardo che, col tempo, era passato dall’essere protettivo a diventare una minaccia costante. Le frasi, inizialmente dette con rabbia, erano poi diventate un rituale inquietante, un modo per ribadire chi comandava. Lei, poco più che trentenne, ogni giorno si alzava cercando di non provocarlo, misurando i respiri, controllando il tono della voce, vivendo in una casa che sembrava sempre sul punto di esplodere.

Eppure lui era stato per anni un volto conosciuto, qualcuno che aveva suscitato simpatia e seguito, anche tra i più giovani. Appariva sicuro, amichevole, con quella maschera pubblica che spesso nasconde abissi privati. Nessuno, fuori dalle mura domestiche, avrebbe potuto immaginare la doppia faccia di quell’uomo che ora è stato condannato per ciò che in privato ha inflitto.

“Sarai la prossima Giulia Cecchettin”

Il tribunale di Torino ha condannato a quattro anni di carcere Lorenzo Venera, 36 anni, conosciuto con il nome d’arte Amnesia, per maltrattamenti aggravati contro la sua ex compagna, oggi 31enne. L’uomo era diventato noto per la partecipazione alla trasmissione Amici di Canale 5. La condanna è arrivata al termine di un processo in cui la procura, rappresentata dalla pm Barbara Badellino, ha chiesto e ottenuto il massimo della pena compatibile con le imputazioni.

Secondo quanto emerso in aula, Venera avrebbe rivolto alla compagna minacce gravi, pronunciate con riferimenti agghiaccianti: “Sarai la prossima Giulia Cecchettin o Giulia Tramontano”, evocando i nomi di vittime di femminicidio. La donna ha testimoniato con fermezza, raccontando gli episodi di violenza psicologica e fisica, e ha scelto di costituirsi parte civile con l’avvocata Gabriella Boero.

Il tribunale ha riconosciuto alla donna una provvisionale di 10mila euro e alla figlia altri 5mila euro. “Il tribunale ha riconosciuto come sono andate le cose”, ha dichiarato Boero, esprimendo soddisfazione per un verdetto che fa luce su una vicenda dolorosa.

Venera, che oggi si trova agli arresti domiciliari, era assente in aula al momento della lettura della sentenza. Per anni era rimasto lontano dai riflettori dopo il successo iniziale nel talent show, ma ora il suo nome torna all’attenzione pubblica per motivi ben diversi. E quella maschera da artista, caduta, ha rivelato un volto che per la giustizia aveva molto da nascondere.

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