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“Stanno soffocando, aiuto!”. Panico al centro estivo, bambini in piscina: l’allarme micidiale

Pubblicato: 11/07/2025 13:30

Una mattinata di sole, promessa di giochi e risate, si è trasformata improvvisamente in un incubo. L’aria, prima leggera e frizzante, ha iniziato a farsi pesante, un odore acre si è diffuso, insinuandosi tra le voci gioiose dei bambini che sguazzavano nell’acqua. Quei bagni spensierati, attesi con trepidazione, si sono tinti di un’inquietante sfumatura di paura quando i più piccoli hanno iniziato a tossire, gli occhi arrossati e brucianti, le vie respiratorie irritate da una sensazione sconosciuta e angosciante. Un malessere diffuso ha iniziato a serpeggiare, trasformando il divertimento in apprensione, i sorrisi in smorfie di disagio.

L’allarme è scattato quasi immediatamente, una corsa contro il tempo per comprendere la natura di quell’agente invisibile che stava aggredendo le giovani vite. L’ambulanza e i soccorritori sono giunti con urgenza, mentre il personale specializzato si adoperava per mettere in sicurezza l’area. Ogni attimo sembrava dilatarsi, riempito dall’ansia per quei piccoli corpi, alcuni di appena sette anni, trasportati in ospedale per accertamenti. Fortunatamente, le prime rassicurazioni indicavano che nessuno presentava condizioni preoccupanti, ma la paura e lo sconcerto per l’accaduto rimanevano palpabili.

Un’emergenza inattesa alle piscine di Vicenza

La mattinata di venerdì 11 luglio è stata segnata da momenti di paura e apprensione nel quartiere di San Pio X a Vicenza. Un gruppo di bambini, partecipanti a un centro estivo, stava trascorrendo ore di svago nelle piscine quando, improvvisamente, si è verificato un presunto sversamento di cloro nelle vasche. Intorno alle 9 del mattino, diversi minori hanno iniziato ad avvertire bruciori, tosse persistente, irritazione agli occhi e alle vie respiratorie, oltre a congiuntivite.

L’allarme è scattato tempestivamente, mobilitando i soccorsi. Un’ambulanza del Suem 118, un’automedica, i Vigili del Fuoco con il Nucleo specializzato in contaminazioni e una pattuglia della Polizia di Stato sono accorsi sul posto. Anche i tecnici dello Spisal sono intervenuti per i rilievi di competenza, al fine di determinare le cause esatte dell’accaduto e valutare la sicurezza dell’impianto.

I bambini coinvolti e le loro condizioni

Almeno sei bambini, di età compresa tra i 7 e i 10 anni, sono stati direttamente coinvolti nell’intossicazione. In via precauzionale, sono stati prontamente trattati sul posto e successivamente trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vicenza, conosciuto anche come San Bortolo. Le prime informazioni giunte dall’Ulss Berica, e rilanciate dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, hanno confermato che il quadro clinico dei bambini non presenterebbe alcuna preoccupazione significativa, un sollievo per le famiglie e per tutta la comunità. Anche nove adulti, accompagnatori dei bambini, sono stati sottoposti ad accertamenti.

Le dichiarazioni delle autorità e le indagini in corso

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha seguito da vicino l’evoluzione della situazione, in costante contatto con l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin. Zaia ha espresso gratitudine all’Ulss Berica per la tempestività e la professionalità dimostrate nell’attivare tutte le procedure necessarie. La struttura delle piscine resterà chiusa fino a quando non saranno accertate le idonee condizioni di salubrità per una riapertura in sicurezza. Le indagini sono tuttora in corso per fare piena luce sull’incidente.

Secondo quanto appreso dal Comune di Vicenza, una delle principali ipotesi all’origine dell’incidente sarebbe un errore umano. Si presume che un tecnico abbia erroneamente collegato alle tubazioni una tanica contenente una sostanza chimica non appropriata, la cui dispersione nell’acqua ha scatenato la reazione e i malori riscontrati. Se confermata, questa circostanza sottolineerebbe l’importanza cruciale della scrupolosa osservanza dei protocolli di sicurezza e delle procedure operative in ambienti che gestiscono sostanze potenzialmente pericolose.

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