
Una vicenda che aveva tenuto con il fiato sospeso un’intera comunità si è conclusa. Per ore, l’apprensione è cresciuta tra familiari, residenti e soccorritori impegnati nelle ricerche di un bambino scomparso da un campeggio. Le operazioni sono proseguite con determinazione, nonostante l’angoscia per il passare del tempo.
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Nelle fasi iniziali della scomparsa, si erano mobilitate squadre di volontari, unità cinofile e forze dell’ordine. L’attenzione mediatica e il coinvolgimento di numerosi cittadini hanno contribuito a diffondere l’allarme. A distanza di ore, quando la tensione sembrava aver preso il sopravvento, una segnalazione ha cambiato tutto.
L’abbraccio commosso del papà di Allen al primo cittadino di Ventimiglia. Il sindaco infatti si è dimostrato da subito parte attiva delle ricerche, non lasciando niente al caso e favorendo in tutti i modi le forze dell’ordine e i cittadini che da due giorni hanno setacciato ogni angolo della cittadina ligure.



Allan ritrovato dopo ore interminabili
Il piccolo Allan Bernard Ganao, di appena cinque anni, era scomparso nella serata di venerdì 11 luglio da un’area di campeggio nella località di Latte, frazione del comune di Ventimiglia, dove si trovava con i genitori e la sorella. Le circostanze dell’allontanamento inizialmente non erano chiare, alimentando il timore di un possibile allontanamento volontario finito male, o peggio.
Secondo quanto ricostruito, l’ultimo ad aver visto il bambino sarebbe stato un uomo successivamente ascoltato come testimone e condotto in caserma per chiarimenti. L’uomo avrebbe raccontato di aver incrociato Allan nei pressi di un incrocio e di averlo accompagnato poco lontano, fino a un bivio non distante da dove risiede. Tuttavia, le sue dichiarazioni non avevano convinto del tutto gli investigatori.
A rafforzare i dubbi, il comportamento dei cani molecolari, che avevano ignorato il sentiero indicato dal testimone per concentrarsi invece intorno all’abitazione in questione. Proprio questo dettaglio aveva indirizzato le ricerche in un’area ristretta.
Il passante e il lieto fine
Dopo ore di ansia, la svolta: un passante ha notato un bambino solo in una zona isolata, ha riconosciuto le sembianze del piccolo e ha immediatamente avvisato le autorità. È stato proprio grazie alla sua prontezza che i soccorritori hanno potuto raggiungere il piccolo Allan e confermare la notizia ai genitori, finalmente sollevati.

Il ritrovamento ha suscitato un’ondata di emozione e gratitudine. L’intera comunità ha tirato un sospiro di sollievo. Allan è vivo e in buone condizioni: una conclusione felice per una vicenda che poteva trasformarsi in tragedia.
Allen — e non “Alain”, come riferito inizialmente — è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre si allontanava a piedi dal campeggio. Quelle immagini, datate venerdì sera, restano l’ultimo riscontro oggettivo del suo passaggio. Da allora poi più niente fino a stamattina.