Vai al contenuto

“Terrore di queste due cose”: ecco come lo psicologo ha aiutato a trovare Allen. Il vero eroe è lui

Pubblicato: 13/07/2025 11:48

l ritrovamento di Allen Bernard Ganao, il bambino di cinque anni scomparso da un campeggio a Ventimiglia, ha sollevato un’ondata di emozioni in tutta Italia. La sua scomparsa aveva scosso la comunità e mobilitato numerosi soccorritori, ma è stato l’intervento di uno psicologo a giocare un ruolo determinante nel localizzarlo e riportarlo sano e salvo. La figura dello psicologo, in questo contesto, è stata essenziale per comprendere i comportamenti del bambino e orientare le ricerche in modo strategico, in particolare tenendo conto delle difficoltà legate al suo disturbo autistico.
Leggi anche: Allen, le ombre dopo il ritrovamento: “Ma come è possibile? Assurdo”
Leggi anche: Allen scomparso dal camping, come l’hanno ritrovato: “Dov’è stato per due giorni”. L’abbraccio commosso del papà

La Scomparsa di Allen e le Prime Fasi della Ricerca

La vicenda ha avuto inizio venerdì sera, quando Allen si è allontanato dal campeggio dove si trovava con la sua famiglia. Nonostante le immediate segnalazioni e le operazioni di ricerca che sono scattate subito, il piccolo non è stato trovato. Le ore e i giorni successivi hanno visto il coinvolgimento di diverse squadre di soccorso, tra cui vigili del fuoco, forze dell’ordine, volontari e unità cinofile. Tuttavia, nonostante gli sforzi, il bambino sembrava essersi dissolto nel nulla, alimentando la preoccupazione che il tempo trascorso avrebbe complicato il suo ritrovamento.

In un contesto così delicato, il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, ha sottolineato l’importanza del consulto con lo psicologo Roberto Ravera. La sua esperienza nella comprensione dei comportamenti di persone con autismo si è rivelata cruciale per guidare i soccorritori nella ricerca. Allen, infatti, era affetto da autismo, una condizione che comporta difficoltà comunicative e comportamentali, ma anche una percezione sensoriale differente rispetto a quella di un bambino senza questo disturbo. Per i genitori e le forze dell’ordine, questo aspetto ha rappresentato un aspetto fondamentale da considerare nel corso delle ricerche.

Lo psicologo Ravera ha spiegato che un bambino affetto da autismo, specialmente quando spaventato o disorientato, tende a cercare luoghi tranquilli, sicuri e isolati. Il rumore, la confusione e l’agitazione generati dalla ricerca intensiva, infatti, sono fattori che un bambino autistico potrebbe percepire come minacciosi. Allen, quindi, avrebbe probabilmente cercato rifugio in un luogo che gli offrisse sicurezza e protezione dai suoni e dall’ambiente circostante. Questo è stato uno degli spunti che ha indirizzato le ricerche verso luoghi più isolati e riparati, come cunicoli o anfratti nascosti.

L’Importanza del “Consulto Psicologico”

Grazie alle indicazioni dello psicologo, il prefetto Romeo ha dato precise direttive affinché i soccorritori ispezionassero non solo l’area visibile, ma anche tutti i cunicoli e le fessure nella zona, fino a raggiungere l’autostrada. Questa operazione, che ha coinvolto i vigili del fuoco e il soccorso alpino, si è concentrata su quei luoghi dove un bambino disorientato e spaventato avrebbe potuto rifugiarsi per proteggersi.

Lo psicologo, dunque, non ha solo fornito una visione psicologica del comportamento del bambino, ma ha anche contribuito a cambiare la strategia operativa, suggerendo la possibilità che Allen si trovasse in un’area nascosta, lontano dal traffico visivo e uditivo delle ricerche. L’approccio psicologico ha permesso di visualizzare una situazione che altrimenti sarebbe potuta sfuggire alle ricerche più superficiali, che si concentravano principalmente sui sentieri battuti o sugli spazi più aperti.

Il Ritrovamento e il Sollievo delle Autorità

Dopo giorni di intense ricerche, finalmente il bambino è stato individuato. Allen è stato trovato vivo e in buone condizioni generali, sebbene leggermente provato dalla disidratazione e dalla stanchezza. La zona collinare sopra il supermercato Conad, a circa tre chilometri dal punto in cui era scomparso, è stata la sua “via di fuga”, un luogo che si adattava perfettamente alle indicazioni psicologiche fornite da Ravera. Il piccolo, che inizialmente era visibilmente disorientato, si è poi mostrato cosciente e in buona salute, rivelando la sua forza e determinazione nonostante il suo giovane stato.

La notizia del ritrovamento ha suscitato un’enorme ondata di sollievo. Il prefetto Romeo ha voluto esprimere il suo ringraziamento a tutte le forze coinvolte nella ricerca, ma ha anche riconosciuto che la figura dello psicologo è stata determinante nell’indirizzare le operazioni verso il successo. La sua consulenza ha consentito di dare un’interpretazione più profonda e strategica della situazione, evitando che la ricerca si concentrasse esclusivamente su percorsi più ovvi e già battuti.

Conclusioni

Questa vicenda ha messo in luce quanto possa essere importante l’intervento di professionisti della psicologia in situazioni di emergenza, dove la comprensione dei comportamenti umani può fare la differenza tra il successo e il fallimento delle operazioni. Il supporto psicologico non solo ha permesso di comprendere meglio le reazioni di un bambino con autismo in uno stato di paura e disorientamento, ma ha anche fornito le giuste indicazioni per orientare le ricerche in modo mirato. Il caso di Allen dimostra come la sinergia tra le competenze pratiche delle forze dell’ordine e la comprensione psicologica delle dinamiche comportamentali possieda un potenziale enorme nel salvataggio di vite.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 13/07/2025 11:51

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure