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Ciro Grillo, oggi è il giorno della sentenza: quanti anni rischiano i quattro imputati

Pubblicato: 14/07/2025 11:17
Ciro Grillo giorno sentenza

Potrebbe arrivare oggi, lunedì 14 luglio, la sentenza del processo che vede coinvolti Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italo-norvegese e della sua amica. Il procedimento, che si sta celebrando a Tempio Pausania, è giunto alla fase conclusiva, e il collegio giudicante, presieduto dal giudice Marco Contu e composto da Marcella Pinna e Alessandro Cossu, potrebbe riunirsi già nel pomeriggio in camera di consiglio per emettere il verdetto.
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Dopo mesi di udienze, testimonianze e perizie, la giornata di oggi potrebbe segnare la chiusura di un processo che ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media italiani e internazionali, anche per il coinvolgimento del figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo.

In aula le ultime arringhe dei difensori

La mattinata si è aperta con la ripresa delle arringhe difensive. A concludere è stato l’avvocato Mariano Mameli, legale di Edoardo Capitta, che ha parlato insieme al collega Ernesto Monteverde. La strategia della difesa punta a smontare le accuse rivolte ai quattro imputati, evidenziando incongruenze nei racconti delle presunte vittime e sottolineando la mancanza, secondo i legali, di prove univoche che confermino la versione dell’accusa.

A seguire, il procuratore capo Gregorio Capasso potrà replicare. Nella sua requisitoria, il magistrato ha chiesto per ciascun imputato nove anni di reclusione, ritenendo le prove a carico “chiare e coerenti” con la dinamica di una violenza sessuale di gruppo.

Il dibattimento si è sviluppato lungo direttrici complesse, tra analisi dei messaggi, ricostruzioni video, consulenze tecniche e valutazioni su elementi di contesto. La difesa, nei mesi scorsi, ha cercato di sostenere la tesi del rapporto consenziente, mentre l’accusa ha sempre mantenuto una linea ferma sulla non consensualità dell’episodio avvenuto nella villa in Costa Smeralda nell’estate del 2019.

Il ruolo della camera di consiglio

Una volta concluse le repliche, il collegio giudicante potrà ritirarsi in camera di consiglio per decidere se emettere la sentenza già in giornata o rinviarla. Una decisione, questa, che dipenderà dalla quantità di elementi da valutare e dalla volontà dei giudici di analizzare ogni aspetto con la dovuta attenzione.

La possibilità che la sentenza venga emessa oggi non è da escludere, anche perché il processo è entrato nella sua fase terminale. Tuttavia, non si esclude nemmeno un eventuale rinvio, qualora il collegio ritenesse necessario ulteriori approfondimenti.

L’eventuale lettura della sentenza potrebbe avvenire in serata, dopo ore di camera di consiglio, come spesso accade in casi di questa complessità.

Le accuse e le richieste dell’accusa

Il cuore del processo ruota attorno alla denuncia di una studentessa ventenne, che nel luglio 2019 avrebbe subito, insieme a un’amica, una violenza sessuale da parte del gruppo di ragazzi, dopo una serata trascorsa tra locali e la villa di Grillo in Sardegna. Gli imputati hanno sempre negato ogni responsabilità, sostenendo che i rapporti fossero stati volontari e consenzienti.

Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a nove anni per ciascun imputato, facendo leva su intercettazioni, foto e video, ritenuti elementi probatori fondamentali. Secondo l’accusa, le registrazioni documenterebbero una situazione incompatibile con l’ipotesi del consenso.

I legali degli imputati, al contrario, hanno contestato la valutazione del materiale probatorio, parlando di “processo mediatico” e “giudizio anticipato” da parte dell’opinione pubblica.

Un caso che ha diviso l’opinione pubblica

L’intero caso ha suscitato, fin dall’inizio, forti reazioni e ha acceso un acceso dibattito pubblico, non solo per la natura delle accuse, ma anche per la posizione pubblica del padre di uno degli imputati, Beppe Grillo. Alcune dichiarazioni dell’ex comico avevano alimentato la polemica e acceso l’attenzione dei media, rendendo il procedimento particolarmente delicato.

In attesa del verdetto, il clima a Tempio Pausania è teso. Le famiglie degli imputati e delle presunte vittime attendono l’esito di un processo che si è rivelato complesso, lungo e particolarmente delicato dal punto di vista umano e giuridico.

Il verdetto, qualunque esso sia, segnerà un momento decisivo in una vicenda che ha rappresentato uno dei casi giudiziari più discussi degli ultimi anni. Con la camera di consiglio pronta a riunirsi, la giustizia è chiamata a dare una risposta definitiva a una vicenda intricata e controversa.

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