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Col fucile nella lavanderia dell’ex, parte un colpo: panico in strada, è dramma

Pubblicato: 14/07/2025 16:35

La tensione può esplodere quando meno ce lo si aspetta, anche in un giorno qualsiasi, in un luogo abituale come un’attività commerciale. In certe situazioni, la rabbia e il risentimento possono trasformarsi in gesti estremi che mettono in pericolo la vita di chiunque si trovi nelle vicinanze. A volte basta un istante, un’arma impugnata, una reazione sbagliata per rischiare una tragedia irreparabile.

Quando si superano i limiti della ragionevolezza, e il conflitto personale sfocia nella violenza armata, l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine diventa l’unico argine tra la paura e il dramma.

Settantenne armato irrompe nella lavanderia della ex: paura a Trento

Un episodio ad alta tensione si è verificato nella mattinata di lunedì 14 luglio a Trento, dove un uomo di circa settant’anni si è presentato davanti alla lavanderia ‘Lavalux’ di via Romagnosi, armato di fucile da caccia carico, con l’intento – secondo le prime ricostruzioni – di intimidire la ex moglie, titolare del negozio insieme alla figlia. L’attività commerciale si trova non lontano dalla caserma della Guardia di Finanza, e proprio una pattuglia dei finanzieri è stata la prima a intervenire, evitando per un soffio il peggio.

L’uomo non solo ha minacciato la donna, ma avrebbe puntato l’arma anche contro i militari. Durante i tentativi di calmarlo, è sopraggiunta sul posto anche una volante della polizia, e in quel momento di distrazione, i finanzieri sono riusciti a bloccarlo. Tuttavia, proprio durante la colluttazione, è partito un colpo accidentale di fucile, che ha sfiorato uno dei militari. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito, ma la paura è stata palpabile per chiunque si trovasse nei paraggi.

Arrestato per tentato omicidio

Grazie all’intervento congiunto delle forze dell’ordine, l’uomo è stato disarmato e arrestato sul posto. Ora dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio, oltre ad altre possibili imputazioni legate al porto abusivo d’arma e alla minaccia aggravata. Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti anche i sanitari del 118, pronti a soccorrere eventuali feriti.

Le indagini sono tuttora in corso, per chiarire con esattezza la dinamica e soprattutto le motivazioni che hanno spinto il settantenne a un gesto tanto pericoloso. Un fatto che ha lasciato sgomento l’intero quartiere e ha ricordato quanto sia importante non sottovalutare segnali di conflitti familiari che possono degenerare.

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