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Navi russe in Italia, interviene l’aeronautica: cosa sta succedendo

Pubblicato: 14/07/2025 16:50

Navi russe in Italia, aeronautica in azione: la rotta che fa discutere – Se pensavate che il Mediterraneo fosse solo il vostro sfondo estivo, è tempo di ricredersi. Nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 luglio 2025, una flottiglia russa ha attraversato il Canale di Sicilia con discrezione, scatenando il chiacchiericcio di esperti e appassionati. A bordo: la nave cargo Sparta, la petroliera General Skobelev e la corvetta missilistica Boiky della temuta classe Steregushchiy. Niente esercitazioni di routine: si tratta di un movimento studiato, parte di un fitto intreccio tra la Russia e la Siria.

Già, perché la presenza di queste navi non passa inosservata. E il popolo del web si è subito scatenato: “Cosa succede davvero nel nostro mare?” si chiedono in tanti, mentre gli occhi di mezzo mondo restano puntati sulle rotte del Cremlino.

La corvetta Boiky: stile e potenza sul Mediterraneo

La protagonista indiscussa? Boiky, una corvetta della classe Steregushchiy, nata nei cantieri di San Pietroburgo e Komsomolsk sull’Amur. Queste navi sono vere e proprie star del pattugliamento, grazie a un arsenale sofisticato e a una versatilità che non ha nulla da invidiare ai blockbuster hollywoodiani. Sia che si tratti di difesa che di offesa, la loro presenza non passa mai inosservata.

Quando la Boiky prende il largo, è sempre il segno che qualcosa di importante sta succedendo. Ecco perché la sua comparsa nelle acque italiane ha subito attirato l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori.

Il viaggio nel Mediterraneo: orari, tappe e curiosità

Secondo Itamilradar, la flottiglia russa è entrata in Mediterraneo alle 22:27 dell’8 luglio. Poche ore dopo, sosta tecnica tra le 5:00 e le 11:45 di lunedì davanti alle coste marocchine. A supportare la missione, la nave di rifornimento Vyazma, già nota per le sue sortite nel Mare Nostrum. Un vero e proprio pit stop in stile Formula 1, ma con vista sul mare.

Non è la prima volta che la Vyazma gioca un ruolo chiave nelle operazioni russe in zona, confermando quanto il Mediterraneo sia ormai un crocevia strategico per la logistica.

Syrian express o solo una tappa? La rotta infiamma la rete

La destinazione dichiarata è Port Said, in Egitto. Ma chi segue queste manovre sa che la vera meta potrebbe essere la base russa di Tartus in Siria. Il tragitto tra Mar Nero e Siria, passando per il Mediterraneo centrale, è da tempo ribattezzato “Syrian Express”: un’infinità di mezzi, uomini e rifornimenti diretti alle truppe russe, sempre sotto l’occhio vigile dei radar NATO e dei sistemi di sorveglianza italiani.

Le ultime settimane hanno visto un via vai di navi su questa rotta, spesso monitorate da fonti militari che non perdono un dettaglio. La domanda resta: Port Said è solo una scusa?

Aeronautica italiana: occhi puntati dal cielo

L’8 luglio, mentre la flottiglia avanzava, l’Aeronautica Militare italiana non ha perso tempo. Un ATR P-72A (matricola MM62281) è decollato da Sigonella per una missione di sorvolo e ricognizione. Non è la prima volta che questo aereo monitora la zona: già nei giorni precedenti aveva seguito da vicino le mosse delle navi russe.

Il motivo? Le acque attraversate sono tra le più sensibili per la sicurezza nazionale e quella dell’Europa intera. E ogni mossa viene scrutinata come in una partita a scacchi ad alta tensione.

Mediterraneo: il nuovo palcoscenico della strategia

Il passaggio della flottiglia russa è solo l’ultimo tassello di una proiezione militare del Cremlino sempre più evidente nelle acque del Sud Europa. Il contesto geopolitico è già caldo, tra crisi in Ucraina e Medio Oriente. Ora, con il Mediterraneo al centro di traffici e monitoraggi, l’attenzione sale alle stelle. Nessuna dichiarazione ufficiale per ora da parte del Ministero della Difesa o della NATO, ma la tensione resta palpabile.

Gli analisti osservano, aspettando di vedere se la flottiglia raggiungerà davvero Tartus e quale sarà la prossima mossa. Una cosa è certa: il Mediterraneo è tornato protagonista, tra strategie, logistica e intelligence. E voi, siete pronti a seguire questo thriller internazionale?

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