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“Non si festeggia un dopato”. Attacco shock a Sinner dopo il trionfo di Wimbledon

Pubblicato: 14/07/2025 18:42

Il successo di Jannik Sinner a Wimbledon ha confermato quanto ormai sia solido e maturo il numero uno del tennis mondiale. La vittoria contro Carlos Alcaraz in una finale intensa e spettacolare ha portato l’Italia sul tetto del tennis, con milioni di tifosi in festa per un’impresa che resterà nella storia. Ma all’estero, in particolare nel Regno Unito, il trionfo del campione altoatesino è stato accolto da una valanga di commenti polemici.

Invidia e insinuazioni hanno accompagnato i titoli di alcuni media britannici, che sembrano più interessati a riaprire vecchie polemiche che a celebrare la grandezza sportiva di Sinner. Una delle uscite più discusse arriva dal tabloid The Sun, che titola con un gioco di parole: “From Sinner to Winner”. Apparentemente innocuo, il titolo in realtà fa riferimento alla parola “sinner”, che in inglese significa “peccatore”, alludendo chiaramente alla passata squalifica per doping del tennista italiano.

Nel corpo dell’articolo, il Sun rincara la dose, scrivendo che Sinner ha vinto il suo primo titolo a Wimbledon “appena due mesi dopo essere rientrato dalla squalifica per doping”. Una ricostruzione strumentale e forzata, che ignora completamente la natura accidentale e già chiarita del caso Clostebol che aveva coinvolto l’atleta.

Più duro ancora è stato il Telegraph, che ha pubblicato un commento dal titolo esplicito: “Celebrare due campioni squalificati per doping è difficile da digerire”. Il riferimento è sia a Sinner che alla campionessa femminile Iga Swiatek, anch’essa sospesa brevemente nel 2024. L’articolo insinua che la vittoria italiana sia stata favorita da “nervi saldi, resistenza… e avvocati molto capaci”. Parole che hanno scatenato la rabbia dei tifosi italiani, che nei commenti hanno parlato di “invidia” e di “pure e semplici porcherie contro un campione che dovreste soltanto ammirare”.

Il quotidiano britannico arriva a definire la vittoria di Sinner “una storia con l’asterisco”, suggerendo che rimanga un’ombra sul suo trionfo. Una teoria rilanciata sui social dal solito Nick Kyrgios, da sempre critico verso il tennista italiano. Il fuoriclasse australiano, noto per le sue uscite sopra le righe, ha insinuato che il match avrebbe meritato una “revisione” sul piano etico e sportivo, paragonando la situazione a un controllo in Formula 1.

Tuttavia, vale la pena ricordare che la squalifica di Sinner è stata già scontata, che non ci sono indagini in corso, né elementi nuovi emersi. I riferimenti al Clostebol, una sostanza dopante presente in una pomata cicatrizzante, sono stati abbondantemente chiariti e archiviati dalle autorità competenti.

Non è la prima volta che certa stampa britannica prende di mira il talento italiano. Alla vigilia della finale, Oliver Holt del Daily Mail scriveva: “Chi crede nello sport pulito spera che Djokovic affondi Sinner”, ignorando ogni principio di presunzione d’innocenza e alimentando un clima di sfiducia gratuita.

Il pubblico italiano ha però risposto con compattezza, ribadendo il proprio sostegno a un atleta che rappresenta il Paese con serietà, disciplina e talento. Anche molte voci internazionali, da ex tennisti ad analisti, hanno condannato il tentativo di screditare un campione legittimo.

Dopo il trionfo sull’erba londinese, Sinner ha risposto sul campo e non con le polemiche. Il suo stile sobrio e determinato è la risposta migliore a chi cerca di gettare ombre su una carriera limpida. Il tennis, almeno quello vero, ha già deciso da che parte stare.

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Ultimo Aggiornamento: 14/07/2025 18:45

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