
Proprio in queste ore, con la vittoria di Sinner a Wimbledon, è riesplosa la polemica tra i fan del numero al mondo e Federica Pellegrini, ex regina del nuoto italiano e internazionale finita nel mirino dei supporter dell’altoatesino. Che non hanno perso tempo e dopo il trionfo in terra inglese, hanno iniziato a stuzzicarla via social. Con tanto di risposte, a volte molto piccate, della diretta interessata (“voi non state bene”). Ma da dove nasce la polemica tra i due? Presto detto.
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Le dichiarazioni di Federica Pellegrini sul caso doping di Jannik Sinner risalgono al mese di maggio 2025, quando l’ex campionessa olimpica e attuale membro del Comitato Olimpico Internazionale intervenne pubblicamente per sollevare dubbi sul trattamento ricevuto dal numero uno del tennis mondiale.
Nel corso di un’intervista televisiva, Pellegrini affermò che in altri casi simili – riguardanti atleti meno noti o di discipline con minore esposizione mediatica – la gestione sarebbe stata diversa. Disse: “Se a risultare positivo fosse stato un altro sportivo, meno famoso, non sarebbe finita così”, sottolineando la sproporzione tra l’esito del procedimento e la rilevanza dell’atleta coinvolto. Dichiarò inoltre che, secondo il codice WADA, la responsabilità oggettiva dell’atleta sussiste anche nei casi di contaminazione, e che la squalifica di tre mesi, patteggiata dopo la positività al clostebol, rischiava di veicolare un messaggio sbagliato.

Reazioni immediate tra social e tennis
Le frasi di Pellegrini generarono immediate reazioni sui social. Da un lato, alcuni utenti e osservatori le riconobbero coerenza e coraggio, considerandola una voce isolata ma necessaria nel panorama sportivo italiano. Dall’altro lato, le furono mosse critiche per i toni ritenuti imprecisi e per l’effetto di gettare un’ombra su una vicenda già chiarita da tutti gli organismi internazionali, compresa la WADA, che aveva confermato l’assenza di dolo da parte dell’atleta.
Il dibattito si spostò rapidamente anche nel mondo dello sport. Il capitano della nazionale di Davis Filippo Volandri prese posizione pubblicamente contro Pellegrini, accusandola di parlare “senza aver letto la sentenza” e ricordando che il caso di Sinner era stato trattato con estrema precisione tecnica, fino alla definizione della contaminazione tramite una pomata usata da un membro dello staff. Volandri affermò che ogni caso va giudicato singolarmente e non può essere appiattito su un principio astratto di “trattamento uguale per tutti”.

Un dibattito ancora vivo
Le parole di Pellegrini trovarono spazio anche sulla stampa, generando editoriali contrastanti. Alcuni giornalisti le diedero ragione sul piano teorico, osservando come il carisma mediatico possa influire, anche inconsciamente, sull’attenzione e sulla narrazione di un caso. Altri invece parlarono apertamente di un’uscita “fuori tempo e fuori luogo”, accusandola di non aver considerato la natura specifica della violazione e la totale assenza di volontarietà, confermata dagli organi competenti.
Le dichiarazioni della Pellegrini, sebbene datate, continuano ciclicamente a riemergere nel dibattito pubblico, soprattutto quando il nome di Sinner torna al centro dell’attenzione. Ma nessuna ulteriore polemica si è sviluppata dopo maggio, e il caso è considerato chiuso da tutte le autorità sportive.