
Il detto “Il tempo è galantuomo” non è mai stato così appropriato come in questa circostanza. Un mese e mezzo dopo l’abbraccio tra il celebre regista e Carlos Alcaraz al Roland Garros, che aveva scatenato l’indignazione dei tifosi italiani, la rivincita è stata servita su un piatto d’argento.
Nonostante non fosse presente a Wimbledon, bensì a New York per la finale della Coppa del Mondo per club, il karma ha presentato il conto, e la vendetta dei sostenitori di Jannik Sinner è stata tanto dolce quanto meritata. Sinner ha trionfato nella finale di Wimbledon contro lo spagnolo con un punteggio di 3 a 1 (4-6; 6-4; 6-4; 6-4), regalando all’Italia una vittoria dal sapore inequivocabile di perfetta rivalsa. I social media sono esplosi in un tripudio di meme, commenti e sfottò che hanno invaso le pagine ufficiali del regista di “He got game”.

La promessa mantenuta dei tifosi
I tifosi di Jannik Sinner avevano giurato vendetta, e la promessa è stata mantenuta con la precisione di un dritto millimetrico. Era il 9 giugno scorso quando, sui campi in terra rossa del Philippe Chatrier, si consumava la finale del Roland Garros. Tra le numerose star presenti in tribuna – da Dustin Hoffman a Natalie Portman, passando per leggende dello sport come Andre Agassi – uno si distingueva per il suo palese e inequivocabile sostegno al campione spagnolo. Le immagini di quell’evento, che fecero rapidamente il giro del web, lo ritraevano mentre stringeva la mano e abbracciava calorosamente Alcaraz al termine del match, un gesto che trasudava tutta la sua gioia per la vittoria del numero uno al mondo. Quella scena aveva acceso un fuoco di risentimento tra i sostenitori italiani, che da quel giorno attendevano pazientemente l’opportunità di un capovolgimento di fronte.
Quando domenica scorsa, sui prestigiosi prati di Wimbledon, si è consumata l’attesissima rivincita tra Sinner e Alcaraz, Spike Lee si trovava dall’altra parte dell’oceano. Il rinomato regista di “Fa’ la cosa giusta” era a New York, immerso nell’atmosfera della finale della Coppa del Mondo per club, perdendosi così il momento epocale del riscatto italiano. La sua assenza, se da un lato ha privato l’evento di una presenza scenica, dall’altro ha alimentato ulteriormente la narrativa della rivincita. Al suo posto, ma schierato dalla parte giusta per i tifosi italiani, c’era Seal. Il celebre cantante di “Kiss from a Rose” è un assiduo frequentatore dei grandi appuntamenti di Jannik Sinner, noto per essere un fervente e appassionato tifoso del tennista italiano. La sua presenza ha simbolicamente colmato il vuoto lasciato, rafforzando il senso di giustizia poetica.

L’onda d’urto sui social
L’eco della vittoria di Sinner e l’assenza di Spike Lee non sono passate inosservate nel mondo dei social media. Le piattaforme digitali sono diventate il palcoscenico di una vera e propria esplosione di creatività e ironia. Meme che ritraggono Spike Lee in contesti imbarazzanti, commenti che ribadiscono il trionfo italiano con toni sardonici e sfottò mirati hanno invaso le sue pagine ufficiali. Questa ondata di reazioni non è solo un modo per celebrare la vittoria sportiva, ma rappresenta anche il culmine di un’attesa, la materializzazione di una rivincita desiderata e agognata. La gioia per il successo di Sinner si è intrecciata con la soddisfazione per un “conto” finalmente saldato, dimostrando ancora una volta come lo sport possa generare dinamiche e narrazioni che vanno ben oltre il campo da gioco.