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Wimbledon, vittoria con polemica: il Telegraph attacca Sinner e Swiatek, “difficile da digerire”

Pubblicato: 14/07/2025 12:49

L’immagine perfetta del Champions’ Ball, con Jannik Sinner e Iga Świątek che aprono le danze sotto gli occhi della nobiltà britannica, rischia di incrinarsi il giorno dopo. Un editoriale al vetriolo pubblicato dal Daily Telegraph, a firma del capo della redazione sportiva Oliver Brown, mette nel mirino proprio i due vincitori di Wimbledon, associandoli entrambi a passati episodi di sospensione legati a violazioni antidoping, seppur già chiusi e spiegati da tempo.

La riflessione di Brown ruota attorno al presunto “elefante nella stanza”: secondo il Telegraph, sarebbe difficile “celebrare due campioni con un passato recente di squalifica per doping”. Una tesi che lascia però spazio a molte imprecisioni e forzature narrative. Nel caso di Sinner, il riferimento è alla nota sospensione di tre mesi avvenuta per clostebol, uno steroide proibito rinvenuto in tracce nel corpo dell’atleta e riconducibile a una contaminazione accidentale, come emerso anche dagli accertamenti ufficiali. La sospensione, concordata in sede disciplinare, è stata scontata interamente e senza ulteriori sanzioni.

Il Telegraph però insinua che la vittoria a Wimbledon – la prima di sempre per un tennista italiano nel singolare maschile – debba comunque essere accompagnata da un “asterisco morale”. A rafforzare questa linea, il quotidiano cita il tweet provocatorio di Nick Kyrgios, da tempo critico verso Sinner, che ha ironizzato sulla vittoria dell’azzurro insinuando un presunto “aiutino”. La narrazione si conclude con un giudizio tranchant: “Una vittoria ottenuta con nervi saldi, resistenza e alcuni avvocati molto efficaci”.

Tuttavia, se l’intenzione era sollevare un tema sul fair play sportivo, il risultato è apparso a molti come un attacco sensazionalista e poco fondato. La sospensione di Sinner è stata gestita in totale trasparenza e non ha impedito all’italiano di ripartire con sacrificio e lavoro, fino a costruire il successo londinese, frutto non di scorciatoie, ma di talento puro e resilienza. Lo stesso vale per Świątek, il cui episodio risale a un errore di assunzione medica già chiarito e archiviato.

Non stupisce, quindi, che in rete – tra tifosi, esperti e addetti ai lavori – l’articolo del Telegraph stia suscitando critiche trasversali. In molti denunciano il tono moralistico e giudicante, che finisce per mettere in discussione carriere costruite con fatica per rincorrere un titolo ad effetto. Il pubblico di Wimbledon, nel frattempo, ha scelto da che parte stare: con gli applausi e le ovazioni per chi in campo ha scritto una pagina storica.

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