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Donna vola giù da un palazzo, dramma in Italia: il terribile sospetto dopo la tragedia

Pubblicato: 15/07/2025 11:36
precipita palazzo interrogato marito

Il silenzio della notte è stato spezzato da un tonfo improvviso. Un rumore sordo, violento, che ha fatto sobbalzare chi ancora non dormiva. In pochi istanti, quel suono è diventato urlo, corsa, panico. Una donna giaceva al suolo, vestita e insanguinata, sul cemento freddo dell’ingresso di un palazzo. I residenti si sono affacciati dai balconi, increduli. Era l’una passata da poco, quando in via Serotini, nel quadrante nord della capitale, qualcosa è andato terribilmente storto.
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Non una rissa, né un incidente domestico. Secondo le prime ricostruzioni, una donna sarebbe precipitata dal secondo piano di un edificio. Uno schianto violento, che ha interrotto il silenzio e gettato un intero stabile nell’angoscia. Le urla, i soccorsi, l’arrivo delle volanti. Poi, solo domande, incertezze, e un’indagine ancora tutta da scrivere.

Precipita dal secondo piano: la donna è in coma

L’episodio si è verificato in via Serotini, nel quartiere Giustiniana, a Roma. La vittima è una donna di 43 anni, ora ricoverata in coma al policlinico Gemelli. Le sue condizioni sono gravissime: ha subito un intervento chirurgico d’urgenza nella notte, ma la prognosi resta riservata. Il volo dal secondo piano, diretto e senza ostacoli, non ha lasciato spazio ad attenuanti. “È caduta sulla pavimentazione dell’ingresso, senza che nulla attutisse l’impatto”, ha raccontato una vicina sotto shock. “Ho sentito un rumore tremendo. Pensavo fosse un’esplosione”.

A intervenire immediatamente sono stati gli agenti della volante 19 Primavalle e della volante Beta Como della squadra volante della questura di Roma, insieme al personale medico del 118, che ha provveduto al soccorso e al trasporto in ospedale. Sull’accaduto, tuttavia, restano forti dubbi: non è ancora chiaro se si tratti di un gesto volontario, come ipotizzato dal compagno della donna, oppure se dietro quella caduta vi sia qualcosa di più grave.

La versione del compagno e i dubbi degli investigatori

Secondo quanto riferito agli agenti, il compagno della 43enne avrebbe parlato di un gesto volontario. Una dichiarazione che, al momento, non trova riscontro nei fatti né può essere considerata definitiva. Gli inquirenti stanno vagliando con attenzione la sua posizione e l’intera dinamica della caduta, che resta ancora da chiarire. Al momento, non risultano testimoni oculari diretti, ma le testimonianze raccolte tra i condomini potrebbero aiutare a ricostruire gli ultimi minuti prima della tragedia.

“Discutevano spesso per varie questioni – raccontano alcuni vicini –. So che non riuscivano ad avere figli, e questo aveva messo in crisi il loro rapporto”. Una situazione personale difficile, che potrebbe aver alimentato tensioni nella coppia, ma non è ancora possibile stabilire un nesso diretto tra queste dinamiche e quanto accaduto nella notte.

I rilievi sul posto e l’attesa per nuovi sviluppi

La polizia scientifica ha eseguito rilievi accurati sul luogo della caduta. Saranno fondamentali le analisi tecniche, le eventuali impronte, i dati raccolti nel sopralluogo per comprendere se la donna sia stata spinta, se abbia perso l’equilibrio, o se si sia lanciata volontariamente. Gli investigatori stanno anche passando al vaglio le immagini delle videocamere presenti nella zona e cercando di acquisire elementi utili dall’interno dell’appartamento.

Nel frattempo, l’intero stabile resta scosso. I residenti, ancora sotto shock, parlano di una tragedia improvvisa e inspiegabile. “È stato tutto molto veloce – ha detto una donna del palazzo –. Quando sono scesa ho visto i soccorritori che la portavano via, sembrava non respirasse più”.

Una vicenda ancora aperta

Ad oggi, nessuna ipotesi è esclusa. Le indagini sono in mano alla Polizia di Stato, che sta lavorando per ricostruire con esattezza i fatti. Il compagno resta al momento solo ascoltato come persona informata sui fatti, ma la sua posizione è al vaglio. La speranza degli inquirenti è che la donna possa riprendersi, così da poter raccontare cosa sia realmente successo.

Nel frattempo, un’intera comunità resta col fiato sospeso, stretta attorno a una domanda che ancora non trova risposta: cosa ha causato quella caduta nella notte romana?

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