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Litiga con la ex e tira fuori un mitra: orrore disumano, il video della tragedia

Pubblicato: 15/07/2025 16:15

È bastato un attimo, pochi secondi di follia e violenza, per trasformare una banale lite in un delitto a sangue freddo. Una giovane donna è stata uccisa per strada, sotto gli occhi indifferenti del traffico mattutino, con un’arma da guerra. Le immagini, riprese da una telecamera di sorveglianza, sono finite online e hanno scatenato ondate di indignazione.

Con una scopa in mano, si avvicinava a una macchina parcheggiata. Poi il gesto improvviso, il colpo secco: un uomo esce dal veicolo, impugna un fucile d’assalto e apre il fuoco. Lei crolla sull’asfalto. Lui fugge, lasciandola esanime. Una scena agghiacciante, ripetuta in loop sui social.

È accaduto a Guadalajara, nello Stato messicano di Jalisco, sabato 12 luglio. La vittima è Karla, 28 anni, colpita con un fucile d’assalto al torace e all’addome, mentre si trovava all’incrocio tra le vie Hacienda a Los Cedros e Hacienda de Calderón, nel quartiere Balcones de Oblatos. Il killer è il suo ex compagno, che dopo averla freddata si è allontanato a bordo di un pickup bianco.

Secondo quanto riferito dal Servizio Medico Legale e dall’Unità Femminicidio della Procura di Jalisco, Karla è morta sul colpo. Dopo due giorni di indagini, il procuratore Salvador González de los Santos ha annunciato l’identificazione dell’assassino e l’emissione di un mandato di arresto.

Non è ancora chiaro se l’uomo appartenga a un’organizzazione criminale, ma il fatto che girasse armato con un fucile d’assalto solleva interrogativi inquietanti. “Non è normale avere un’arma del genere in auto”, ha sottolineato il procuratore, precisando che l’indagine cercherà di fare luce anche su questo aspetto.

Il governatore di Jalisco, Pablo Lemus, ha confermato che l’uomo era l’ex compagno della vittima e ha definito il femminicidio “atroce e inaccettabile”. “Siamo molto vicini alla cattura – ha detto – e non ci fermeremo finché non lo avremo trovato”.

L’ennesima uccisione di una donna ha provocato la rabbia dei movimenti femministi, che da anni denunciano l’emergenza in corso. Il collettivo Sororas Violetas Jalisco ha scritto: “Karla è stata assassinata per aver avuto il coraggio di lasciare un uomo. Non era colpa sua, ma di una società che tollera la violenza maschile”.

Il caso si inserisce in un drammatico contesto nazionale. In Messico, ogni giorno in media 11 donne vengono uccise. Nonostante gli sforzi legislativi per contrastare i crimini di genere, le cifre restano allarmanti e la giustizia spesso tarda ad arrivare.

Karla non sarà l’ultima, temono in molti. Ma la sua storia è diventata virale, simbolo di una violenza sistemica che continua a colpire nell’indifferenza di troppi. Ora il Paese chiede una sola cosa: giustizia.

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