Un dramma sconvolgente ha colpito una famiglia in provincia di Pordenone, dove una bambina di soli 7 anni ha perso la vita improvvisamente. Il tragico malore che ha strappato la piccola France Anaelle all’affetto dei suoi genitori e dei suoi compagni di scuola ha lasciato un vuoto profondo nella comunità locale. La sua morte prematura ha scosso la famiglia e tutti coloro che la conoscevano, facendo entrare nel dolore un’intera scuola che perderà un’alunna amata da tutti.
La piccola, che frequentava la scuola primaria De Amicis, era una bambina dolce, sempre pronta ad aiutare gli altri. Il vuoto che lascerà, in particolare nella sua classe, si farà sentire profondamente, poiché Anaelle era molto apprezzata dai suoi compagni e dalle insegnanti. A settembre, quando le lezioni riprenderanno, un banco vuoto ricorderà la sua presenza speciale, e tutti quelli che l’hanno conosciuta non potranno fare a meno di ricordarla con affetto.
Una tragedia che ha scosso l’intera comunità. France Anaelle, una bambina di soli 7 anni, ha perso la vita sabato scorso a causa di un malore improvviso che l’ha strappata all’affetto dei suoi genitori e dei suoi compagni di scuola. La piccola lascia nel dolore il padre, Oben Marcel Ghogue Tsague, 41 anni, originario del Camerun, la madre France Tatiana Demanou, 33 anni, e i suoi due fratellini, uno di 9 anni e l’altro di 2. A settembre, nella classe seconda della scuola primaria De Amicis, ci sarà un banco vuoto che segnerà per sempre il ricordo della sua dolcezza. Una bambina speciale che era amata da tutti e che, con il suo spirito gentile, aiutava i suoi compagni. La sua mancanza lascia un vuoto profondo nei cuori di chi l’ha conosciuta.
Il dramma si è consumato nella loro casa a Borgomeduna, una località di Pordenone, dove la famiglia vive da tempo. In quella casa che era diventata il rifugio sicuro per tutti, sabato mattina si è consumata una tragedia che nessuno avrebbe mai potuto prevedere.
Il malore improvviso di Anaelle
Secondo quanto ricostruito dal padre Oben Marcel Ghogue Tsague, il tragico episodio è avvenuto dopo che France Anaelle si era svegliata al mattino e si era alzata dal letto. La mamma, France Tatiana Demanou, le aveva chiesto di prendere dell’acqua per la sua sorellina di due anni. Successivamente, la bambina si è avvicinata al frigorifero per prendere dello yogurt, ma a un certo punto ha detto: “Mamma, la testa”. Il padre ricorda quel momento con molta tristezza: “Subito la mamma l’ha presa in braccio, capendo che qualcosa non andava. È stato un momento terribile”.
In preda al panico, la madre ha subito chiamato i soccorsi, e i medici del 118 sono arrivati sul posto tentando con tutte le forze di rianimare la bambina. I soccorritori hanno eseguito un massaggio cardiaco che è durato circa due ore, ma la situazione era estremamente grave. “La situazione era critica,” ha spiegato il padre. “I medici hanno deciso di fare il possibile, anche con un trasferimento d’urgenza all’ospedale di Udine, ma le condizioni di Anaelle erano troppo gravi.” Nonostante tutti gli sforzi, la piccola non ce l’ha fatta. È stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Udine, ma i medici non sono riusciti a salvarla.
Il dolore dei genitori e la triste consapevolezza
Il padre, nel ricordare quel momento, non nasconde il suo dolore. “Quando i medici mi hanno incontrato, mi sono reso conto subito che non c’era più niente da fare. Hanno fatto di tutto, ma le condizioni di Anaelle erano troppo gravi,” ha raccontato con voce rotta dal dolore. La bambina, nata il 7 giugno 2018 all’ospedale Burlo di Trieste, aveva già affrontato dei problemi di salute in passato, ma nessuno avrebbe mai immaginato un epilogo così tragico. “Era sotto controllo – aggiunge il padre –, aveva un problema di salute, ma non era in pericolo. Avevamo già programmato controlli e visite, e la sua vita sembrava normale”. La famiglia, molto conosciuta e ben integrata nel tessuto sociale locale, è composta anche da un fratellino di 9 anni e una sorellina di 2 anni. La perdita di Anaelle è stata un colpo devastante per loro, così come per la comunità che la conosceva e l’amava. La piccola, infatti, era una bambina che non passava inosservata: il suo sorriso e la sua gentilezza erano conosciuti da tutti.