
Tra i tanti vantaggi delle auto nuove, così tecnologiche, si pensava ci fosse la possibilità di tenere i ladri a distanza. E invece… Quello che si è scoperto è che i malviventi riescono a rubare queste auto con una maggiore facilità. Il rovescio della medaglia è che la tecnologia stessa ha reso le vetture facili da aprire anche per i ladri. Pensate che, stando ai numeri, solo nel 2024 i furti di veicoli in Italia sono tornati a toccare numeri record, raggiungendo il dato allarmante di 136.201 esemplari, un incremento del 3% rispetto al 2023. Centinaia di veicoli ogni mese vengono rubati con una facilità disarmante rispetto al passato. Ma perché? E qual è la tecnica che viene usata? In questo articolo spieghiamo tutto (anche come proteggersi).
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Perché le auto moderne sono più vulnerabili
Le auto nuove spesso adottano sistemi di accesso “senza chiave” (keyless), che permettono l’apertura e l’avviamento automatico quando il portachiavi è nelle vicinanze. I ladri sfruttano questa tecnologia con il cosiddetto Relay Attack: due complici intercettano il segnale RF del portachiavi, uno vicino all’abitazione della vittima, l’altro vicino alla macchina; il segnale viene ritrasmesso, ingannando l’auto che pensa di avere il portachiavi vicino: le porte si sbloccano, il motore si avvia. In Europa questo metodo consente il furto in meno di 15–90 secondi con dispositivi facilmente reperibili online. Un’altra tecnica molto diffusa è quella della clonazione e programmazione OBD: i ladri possono anche sfruttare la porta di diagnosi OBD per riprogrammare una chiave nuova “ad hoc”, clonare o sostituire il modulo immobilizer, ottenendo un accesso completo in meno di 15–60 secondi. Si calcola che il 20–30 % dei furti di auto di ultima generazione (meno di 5 anni) in Europa utilizzi questi metodi elettronici. Dietro questi furti c’è una filiera ben strutturata. Ruberie compiute in cooperazione tra più figure: ladri, driver, broker, centri di smontaggio. Le auto vengono smantellate entro 24–36 ore, i pezzi finiti sul mercato nero oppure le vetture spedite all’estero. Le tecnologie pensate per la comodità dell’utente (avviamento senza chiave, aggiornamenti OTA, connettività) diventano, al tempo stesso, bersagli per i malintenzionati. Secondo gli esperti, infatti, “oggi è più facile rubare un’auto nuova che una vecchia” proprio per queste vulnerabilità.

Cosa possono fare i proprietari
Quello che possono fare i proprietari di auto nuove per proteggersi da potenziali furti è:
1) Custodia schermante (Faraday): involucri o scatole che blocchino i segnali RF del portachiavi:
2) Spegnere il keyless / aggiornare il software: alcuni modelli (es. Tesla) possono disabilitare l’apertura automatica via OTA.
3) Barriere fisiche: garage chiuso, pali anti-intrusione, immobilizzatori meccanici (es. bloccasterzo).
4) Antifurti radio/VHF + geolocalizzazione: sistemi che non possono essere disturbati da jammer e collaborano con Forze dell’Ordine;
5) Sistemi volumetrici/perimetrali: più efficaci come deterrente rispetto agli allarmi tradizionali