
Era un pomeriggio come tanti altri, uno di quelli che si vivono senza sospettare che qualcosa di irreparabile stia per accadere. Il sole d’estate filtrava tra le nuvole, il traffico scorreva lento ma ordinato, e le famiglie approfittavano della domenica per spostarsi, per tornare a casa o raggiungere una meta di vacanza. La normalità era ovunque: nei veicoli che avanzavano lungo l’autostrada, nei bambini addormentati nei seggiolini, nelle chiacchiere tranquille tra passeggeri. Eppure, bastano pochi istanti per spezzare questa fragile routine.
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Un attimo. Un arresto improvviso. Un suono secco di freni e poi l’impatto, devastante, che spezza ogni cosa: le lamiere, il silenzio, le vite. Nella confusione dei primi minuti, tra il fumo, le urla e il caos, si fa strada lentamente la consapevolezza che nulla sarà più come prima. I soccorritori corrono, i medici lottano, le forze dell’ordine cercano risposte. Ma il dolore, quello, si impone subito. Totale. Assoluto.

Lo schianto sull’A1 e le vite spezzate
Il gravissimo incidente si è verificato nel primo pomeriggio lungo il tratto fiorentino dell’A1, tra Fiorenzuola e Badia, in direzione Bologna. Un impatto violentissimo ha coinvolto una Fiat Panda e un Tir, in circostanze ancora al vaglio degli inquirenti. L’auto, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe fermata improvvisamente sulla corsia di marcia. Alcuni veicoli sono riusciti a evitarla, ma il camion sopraggiunto poco dopo non ha potuto frenare in tempo.
All’interno dell’utilitaria viaggiava una famiglia residente a Gravellona Toce, nel Verbano-Cusio-Ossola. Tre le vittime: Mauro Visconti, 69 anni, originario di Verbania, Nydia Zoila Albuquerque Basulto, 65 anni, di Lima (Perù), e Carla Stephany Visconti, 39 anni, nata anche lei in Perù. Insieme a loro è morto anche il cane di famiglia, che viaggiava sul sedile posteriore.
Due ferite gravi: madre e figlia lottano per la vita
Gravissime le condizioni delle due superstiti: Silvana Visconti, 37 anni, alla guida della Panda, è ricoverata in prognosi riservata al Policlinico Careggi di Firenze. Con lei viaggiava anche la figlia di 4 anni, Summer, trasportata d’urgenza all’ospedale pediatrico Meyer, dove i medici stanno facendo il possibile per salvarla. Le due si trovavano nei posti anteriori dell’auto, ma nemmeno questo ha attutito la forza dell’impatto.
La famiglia, conosciuta e benvoluta nella propria comunità, era unita anche in quel viaggio. Seduta accanto alla conducente c’era la 65enne, mentre sui sedili posteriori si trovavano gli altri due passeggeri, la bambina e l’animale domestico. Il loro ultimo spostamento insieme si è trasformato in un evento tragico che ha distrutto una famiglia in pochi istanti.

Le indagini e il dolore di una comunità
La Polizia Stradale, intervenuta sul posto insieme ai Vigili del Fuoco e al personale del 118, ha immediatamente avviato i rilievi per determinare l’esatta dinamica dell’accaduto. Resta da chiarire il motivo per cui la Panda si sarebbe fermata improvvisamente: si ipotizzano un guasto tecnico o un malore, ma al momento nessuna versione è confermata.
L’autista del Tir, sotto choc, è stato ascoltato dagli investigatori. La corsia nord dell’autostrada è rimasta chiusa per ore, mentre i soccorritori lavoravano senza sosta. Intanto, la notizia si è diffusa rapidamente a Gravellona Toce, lasciando sgomenti amici, conoscenti e vicini, che ora si stringono in un silenzio di dolore attorno ai familiari rimasti.
Una tragedia familiare che ha cancellato tre vite, segnato per sempre una madre e una figlia, e lasciato una comunità intera a fare i conti con un’assenza che nessuna spiegazione potrà colmare.