
Ha sentito distintamente le grida, un suono acuto e stridente che aveva trapassato la calma della domenica pomeriggio. Il cuore gli era balzato in gola, un presentimento spiacevole gli aveva stretto lo stomaco. Si era affacciato al balcone, le mani gli avevano sudato freddo mentre vedeva l’uomo con la pedana, il caos intorno. Un brivido gli aveva percorso la schiena.
Un’altra persona aveva assistito alla scena con occhi sgranati, il fiato sospeso. Aveva visto l’uomo scagliarsi contro le auto, una furia cieca che aveva squarciato la tranquillità del quartiere. Il rumore dei colpi aveva rimbombato nell’aria, un’eco sinistra che aveva fatto vibrare i vetri delle finestre. La paura gli aveva annodato la gola, rendendo impossibile anche un grido.
Un pomeriggio di caos
Domenica 13 luglio, nel tardo pomeriggio, Corso Novara a Napoli, vicino alla Stazione Centrale, è diventato il teatro di momenti di grande tensione. Un uomo di 36 anni, di nazionalità peruviana, già noto alle forze dell’ordine e in Italia senza regolare permesso, ha seminato il panico. La Polizia di Stato lo ha arrestato con le accuse di lesioni, resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento.
La segnalazione è arrivata alla Sala Operativa della Questura di Napoli. Ha riferito di una persona che stava creando disturbi e si comportava in modo aggressivo. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono intervenuti immediatamente sul posto. Hanno agito con rapidità per contenere la situazione.
La furia dell’uomo
Una volta arrivati, i poliziotti hanno subito notato il 36enne. L’uomo stava tentando di colpire le auto che passavano con una pedana di legno. La sua condotta violenta è proseguita anche quando ha visto gli agenti. Ha minacciato i poliziotti e, senza esitare, ha lanciato la pedana di legno contro di loro. Un gesto di chiara sfida e ostilità.
Gli operatori hanno affrontato l’uomo con grandi difficoltà. Hanno ingaggiato una colluttazione per riuscire a bloccarlo. Solo dopo uno scontro fisico sono riusciti a immobilizzare il 36enne. La resistenza dell’uomo ha reso l’operazione complessa e rischiosa per gli agenti.

Danni all’auto di servizio
Anche dopo essere stato bloccato e posto nell’auto di servizio, il 36enne ha continuato a dare in escandescenze. Ha sferrato calci alla portiera posteriore della volante, causandone il danneggiamento. Questo atto di rabbia ha aggravato ulteriormente la sua posizione. Gli agenti hanno quindi proceduto con l’arresto formale dell’uomo. La sua condotta ha mostrato una totale mancanza di rispetto per l’autorità e per i beni pubblici. Questo evento ha evidenziato ancora una volta le sfide che le forze dell’ordine affrontano quotidianamente. Devono gestire situazioni di elevata tensione con individui che non esitano a ricorrere alla violenza. L’intervento tempestivo ha evitato conseguenze peggiori per i cittadini e per il traffico. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di continuare a vigilare sul territorio.